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UNIONE EUROPEAL'Ue avverte Londra: «Niente mercato unico su misura»

29.06.16 - 20:47
Se il Regno Unito vorrà mantenere l'accesso alla libera circolazione di beni, servizi e capitali dovrà accettare anche il libero flusso delle persone, migranti compresi
L'Ue avverte Londra: «Niente mercato unico su misura»
Se il Regno Unito vorrà mantenere l'accesso alla libera circolazione di beni, servizi e capitali dovrà accettare anche il libero flusso delle persone, migranti compresi

BRUXELLES - Non ci sarà un mercato unico europeo fatto 'su misura' per la Gran Bretagna. Se Londra vorrà mantenere l'accesso al 'club' Ue della libera circolazione di beni, servizi e capitali, dovrà accettare anche il libero flusso delle persone, migranti compresi.

Dopo la pressione esercitata dall'Europarlamento sul Regno Unito affinché avvii subito le pratiche di divorzio dall'Unione, oggi è stato il primo summit dell'Ue senza Cameron a lanciare all'unisono un segnale forte e chiaro: nel futuro post-Brexit non ci sarà più spazio per tutte quelle 'eccezioni' concesse negli ultimi 30 anni alla Gran Bretagna. L'accesso al mercato unico "richiederà l'accettazione di tutte le quattro libertà fondamentali" che sono alla base della casa comune.

"La situazione è molto grave", ha osservato la cancelliera tedesca Angela Merkel al termine dell'incontro a 27. "È la prima volta che uno Stato membro decide di partire, e non ci facciamo nessuna illusione, questo è un compito abbastanza diverso dal punto di vista qualitativo" rispetto alla risoluzione delle altre crisi affrontate finora dall'Ue. "Siamo in un momento molto particolare" e i leader "sono preoccupati".

Al termine dell'incontro, anche il presidente francese François Hollande - così come quelli di Commissione e Consiglio, Jean-Claude Juncker e Donald Tusk - ha sottolineato che Londra potrà avere pieno accesso al mercato unico solo se accetterà anche tutti i relativi obblighi. Ma a differenza dei suoi colleghi, il presidente francese ha rivolto anche un avvertimento diretto alla City: "Con la Gran Bretagna fuori dalla Ue e dal mercato unico - ha detto - non ci sarà alcuna ragione per l'Unione e per la zona euro di permettere al Regno Unito di continuare a fare operazioni in euro".

Il futuro della Ue post-Brexit non è però fatto solo di mercato unico. Dopo aver ribadito la necessità di avviare la procedura di divorzio "appena possibile" e che fino a quel momento "non ci sarà alcun negoziato", i 27 - nella loro dichiarazione finale - affermano di essere "pronti ad affrontare ogni difficoltà che dovesse derivare dall'attuale situazione". Un documento in cui si sottolinea anche la necessità di "fare di più" per rispondere alle attese dei cittadini per "la sicurezza, la prosperità e le prospettive di un futuro migliore. "Dobbiamo agire, non ultimo nell'interesse dei giovani".

Ma come? L'ipotesi di percorre la strada di una revisione dei trattati - ritenuta troppo rischiosa e complessa rispetto agli appuntamenti elettorali del 2017 in Francia, Olanda e Germania - è stata scartata all'unanimità dai 27. Per Merkel, "possiamo lavorare sulla base dei Trattati attuali, anche se dobbiamo ottimizzarli. È la prima volta che abbiamo un'agenda strategica" e questa dobbiamo attuare. "Puntiamo sull'accelerazione del processo di riforme già avviato con l'agenda", ha poi spiegato Juncker. "Oggi abbiamo avviato una riflessione politica che proseguirà nelle prossime settimane", ha annunciato Tusk. L'appuntamento per fare il punto della situazione è stato fissato per il 16 settembre prossimo a Bratislava, dove tornerà a riunirsi il vertice Ue-27.

Se questo basterà all'Ue per voltare pagina - come chiede a gran voce anche il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi - e rispondere al malcontento dei cittadini contrastando il crescente populismo, è però tutto da vedere. Anche perché il problema dei migranti, che tanto peso ha avuto nella campagna referendaria britannica, è ancora lì. E l'ipotesi che la Scozia possa chiedere di aderire all'Ue è vista come fumo negli occhi in questi Paesi, a partire dalla Spagna, che devono già contrastare quotidianamente spinte indipendentiste interne.

 

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COMMENTI
 

"Repubblica Elvetica" 7 anni fa su tio
Ottima risposta dell'UE. Invece dall'altra parte niente. Poiché e' un paese diviso con partiti divisi nel loro interno e nessuno dei "leave" ha un piano su come e cose trattare con i 27+ CH, Islanda, Norvegia e Lichtenstein, che fanno pure loro parte del mercato unico. Il futuro dell'UE senza l'Inghilterra ed il Galles non può che essere positivo. Perciò che escano al più presto!

MIM 7 anni fa su tio
Risposta a "Repubblica Elvetica"
Giusto, hai ragione. Ci sarà un secondo mercato parallelo che diventerà via via più importante e gettonato.

bobà 7 anni fa su tio
Risposta a "Repubblica Elvetica"
Giusto! Quanto vorrei che anche la Svizzera esca (dall'area Schengen)
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