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SIRIANon attiva il Safety Check dopo il bombardamento di Aleppo, protesta contro Facebook

02.05.16 - 12:24
Il sistema fu utile durante gli attentati di Parigi e Bruxelles
Non attiva il Safety Check dopo il bombardamento di Aleppo, protesta contro Facebook
Il sistema fu utile durante gli attentati di Parigi e Bruxelles

ALEPPO - La protesta per la strage di civili nei bombardamenti ad Aleppo investe Facebook, accusata di non avere attivato lo stesso sistema utilizzato dopo le stragi di Parigi e di Bruxelles che aveva permesso agli utenti di comunicare a parenti ed amici che erano in salvo.

La televisione panaraba al Jazeera sottolinea che Facebook non ha risposto alle sue richieste di sapere se tale sistema, il Safety Check, verrà messo a disposizione in futuro. Tuttavia in precedenza il gigante dei social media ha risposto alle critiche affermando che «durante una crisi in corso, come una guerra o un'epidemia, il Safety Check nella sua forma attuale non è così utile, perché non c'è un chiaro punto di inizio o di fine e, sfortunatamente, è impossibile sapere quando qualcuno è effettivamente 'salvo'».

Intanto migliaia di utenti hanno colorato di rosso le foto dei loro profili nel tentativo di attirare l'attenzione su quanto sta avvenendo ad Aleppo, rispondendo agli appelli diffusi via Twitter con gli hashtag #MakeFacebookRed e #AleppoIsBurning.

Secondo un bilancio dell'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), oltre 250 civili sono morti negli ultimi nove giorni nei bombardamenti del governo e dei ribelli ad Aleppo.

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