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'Le Soir' rivela che gli investigatori stanno precisando i ruoli all'interno della cellula jihadista entrata in azione negli scorsi mesi
BRUXELLES - Mohamed Abrini e i fratelli El Bakraoui, ricercati sin dagli attacchi di Parigi, sono sempre stati considerati più pericolosi di Salah Abdeslam. È quanto rivela il quotidiano 'Le Soir' citando fonti vicino al dossier, che cominciano a precisare meglio i ruoli dei membri della cellula jihadista che ha compiuto anche gli attentati di Bruxelles.
Khalid e Ibrahim, i kamikaze di aeroporto e metro, erano un target prioritario dell'antiterrorismo sin da dopo Parigi: «Mentre nei media non si faceva altro che parlare di Salah Abdeslam, noi sapevamo che i fratelli El Bakraoui avevano probabilmente giocato un ruolo molto più importante, ed è per questa ragione che i loro nomi non erano stati rivelati», raccontano le fonti. Allo stesso modo la latitanza di Mohamed Abrini preoccupava di più di quella di Salah: «Abbiamo sempre pensato che fosse quello che tirava i fili, più il genere che agisce nell'ombra».
Invece l'algerino Mohamed Belkaid, ucciso nel corso dell'operazione a Forest una settimana prima degli attentati, spiegano ancora le fonti, «era il garante religioso della rete». Morto, infatti, con un libro sul salafismo accanto e una bandiera nera dell'Isis.
