In Germania tiene banco il caso di Jan Böhmermann, presentatore tedesco finito sulla graticola per i versi satirici recitati alla ZDF che colpivano il presidente turco
BERLINO - Un dubbio fa ribollire l'animo dei tedeschi in questi giorni: il presidente turco Recep Tayyep Erdogan può davvero censurare la satira in Germania? Oliver Welke, uno dei più famosi ed accreditati giornalisti e presentatori della Zdf, il secondo canale della tv pubblica, se l'è presa esplicitamente con la cancelliera.
È colpa di Angela Merkel se Jan Böhmermann è finito sulla graticola, per i versi satirici recitati proprio alla ZDF che colpivano il presidente turco. Esplode, insomma, per la leader di ferro alle prese con spinosissime trattative con mezza Europa, una sorta di "Satiragate".
Il caso delle rime su Erdogan lievita giorno dopo giorno: oggi si è saputo che il presidente turco in persona ha sporto denuncia alla Procura di Magonza - che peraltro aveva già aperto una inchiesta sulla base di altre iniziative analoghe - contro il moderatore 35enne, che a questo punto è addirittura sotto protezione. La polizia tedesca è appostata davanti alla sua abitazione, a Colonia, per tutelarlo da eventuali pericoli.
Tutti programmi da lui condotti questa settimana saranno sospesi. A pesare su questa pesante situazione vi è anche il moltiplicarsi di querele da parte di privati cittadini nei suo confronti. Sarebbero infatti «oltre un centinaio le denunce» presentate al ministero pubblico di Magonza.
Intanto la cancelliera, sollecitata sul fatto nel corso di una conferenza stampa bilaterale col presidente messicano, ha garantito che la libertà di stampa non è in discussione. Neppure nelle settimane del decisivo accordo con la Turchia sui profughi, che secondo l'accusa di molti, è chiaramente all'origine di un atteggiamento troppo conciliante con Ankara. "Questi valori di base valgono, e non vengono danneggiati dai problemi politici sui quali ci confrontiamo gli uni con gli altri", ha detto Merkel. Le libertà di espressione ed espressione artistica in Germania sono insomma "assolutamente indipendenti" dal patto con la Turchia.
In realtà qualche dubbio sulle sorte di Böhmermann si pone: stando al paragrafo 103 del codice penale il comico rischia fino a tre anni di carcere: se un giudice individuasse nella sua poesia una offesa a un rappresentante di un altro Stato. L'SPD oggi ha fatto sentire la sua voce: vuole proporre rapidamente al Parlamento l'eliminazione di questa norma, da molti ritenuta liberticida, e non più al passo coi tempi.
Intanto nei prossimi giorni il governo dovrà prendere una chiara posizione sulla richiesta di Ankara - pervenuta ieri ufficialmente - di aprire un processo sul caso. E questo proprio mentre l'aiuto di Ankara è decisivo per far fronte all'emergenza profughi.
Alcuni osservatori interpretano le minacce e la voce grossa di Erdogan nei confronti della Germania una mossa di puro tatticismo politico per dimostrare la propria forza di fronte al popolo turco. Dopo la vittoria delle elezioni di Erdogan, l'esercito turco ha scatenato una vera e propria guerra contro le città del sud-est della Turchia abitate dai curdi, nelle quali è stato imposto il coprifuoco e il silenzio stampa.
ats ansa / p.d'a