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L'opposizione ha nuovamente lanciato i gas irritanti durante una sessione
PRISTINA - Al termine di una nuova giornata di caos e incidenti provocati dall'opposizione in parlamento, il governo del Kosovo ha annunciato l'acquisto di una moderna apparecchiatura allo scopo d'impedire ai deputati di opposizione di introdurre in parlamento contenitori con gas lacrimogeni.
A due riprese in mattinata l'opposizione ha interrotto i lavori in aula sprigionando lacrimogeni in segno di protesta contro accordi conclusi da Pristina con Belgrado sulla nuova Associazione di comunità serbe in Kosovo e con Podgrorica sulla demarcazione della linea di frontiera con il Montenegro.
Un blocco dei lavori parlamentari che va avanti da oltre sei mesi, con l'opposizione nazionalista che chiede le dimissioni del governo e elezioni anticipate.
La contestazione non si è limitata ai lacrimogeni. Una luce al laser è stata diretta contro un ministro mentre il premier Isa Mustafa è stato bersagliato da getti d'acqua. Una forma di ostruzionismo questa che è stata più volte stigmatizzata da Ue e Osce.
Il governo ha fatto sapere che la nuova apparecchiatura scanner per rilevare lacrimogeni costerà quasi 300mila franchi, una somma non indifferente per un Paese che non dispone di molti mezzi finanziari.
