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EGITTOAereo russo, la pista porta al leader dell'Isis

08.11.15 - 19:22
Conduce all'egiziano Abu Osama al Masri, capo della cellula jihadista con base nel Sinai, la pista dell'ipotizzato attentato all'aereo russo sui cieli del Sinai
Aereo russo, la pista porta al leader dell'Isis
Conduce all'egiziano Abu Osama al Masri, capo della cellula jihadista con base nel Sinai, la pista dell'ipotizzato attentato all'aereo russo sui cieli del Sinai

IL CAIRO - Conduce all'egiziano Abu Osama al Masri, capo della cellula jihadista con base nel Sinai, la pista dell'ipotizzato attentato all'aereo russo sui cieli del Sinai, che ha provocato 224 vittime. Lo hanno rivelato anonimi funzionari dell'intelligence al britannico Sunday Times. Gli 007 avrebbero riconosciuto la voce del leader jihadista nella prima rivendicazione fatta dagli stessi terroristi via web. Leader di un gruppo affiliato all'Isis nel Sinai, al Masri era già considerata "una persona di interesse" da Londra.

Predicatore egiziano di 42 anni - scrive ancora il Sunday Times - il terrorista si è formato all'Università al Azhar del Cairo ed è divenuto poi il punto di riferimento di un gruppo radicale islamico autonomo costituitosi nel Sinai. La formazione in questione è Ansar Beit al Maqdis (i Partigiani di Gerusalemme) che da anni terrorizza e infesta il nord del Sinai con attacchi mirati alle forze della sicurezza e della polizia egiziana.

I jihadisti egiziani controllano però una porzione ridotta della Penisola, prossima al confine con Israele e con la Striscia di Gaza. Poi il salto di qualità del gruppo con il giuramento di fedeltà all'Isis, diventando una Wilayah, una provincia dello Stato islamico. La sua strategia e il suo addestramento militari sono allora cambiati, con l'adozione di attacchi e azioni kamikaze compiuti con armi e munizioni sofisticate.

A farne le spese è l'esercito del Cairo, che combatte con ogni mezzo i pericolosi terroristi. Gli attacchi e i raid messi a segno da questa formazione hanno inoltre avuto anche un grande eco sul web grazie al cambiamento che il gruppo ha operato nel suo linguaggio, adottando una strategia comunicativa "raffinata" nei contenuti, filmando le proprie azioni di guerra con tanto di commento audio. Questa sigla, ammette lo stesso giornale, ha d'altronde ripetutamente sostenuto nei giorni scorsi di aver abbattuto l'aereo russo, ma senza precisare come, attraverso una serie di messaggi di rivendicazione, video e audio.

Sul suo account Twitter è comparso sabato scorso un messaggio in cui si affermava che dietro il disastro vi sarebbe una bomba, non un missile. Se la tesi ipotizzata dai servizi britannici venisse confermata dai risultati dell'inchiesta ufficiale, dimostrerebbe come e quanto si sia evoluta la strategia militare adottata da questo gruppo con ricadute inimmaginabili per l'equilibrio economico e politico dell'Egitto.

ats ansa

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