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UNIONE EUROPEATraffico d'organi in Kosovo di prigionieri serbi, nominato un altro procuratore

12.12.14 - 07:36
Si tratta di David Schwendiman, che subentra a Clint Williamson
Traffico d'organi in Kosovo di prigionieri serbi, nominato un altro procuratore
Si tratta di David Schwendiman, che subentra a Clint Williamson

BRUXELLES - Un altro procuratore americano è stato designato dall'Ue quale responsabile delle indagini sull'uccisione di prigionieri serbi e il sospetto traffico di organi umani in cui sarebbero stati implicati a fine anni '90 alcuni dei capi della guerriglia albanese kosovara dell'Uck, inclusi leader politici di spicco dell'odierno Kosovo. Si tratta di David Schwendiman, che subentra a Clint Williamson, come annunciato ieri da fonti diplomatiche a Bruxelles, stando alle quali la nomina conferma la volontà europea di andare fino in fondo nell'inchiesta.

Schwendiman in passato ha già indagato su crimini di guerra perpetrati in Bosnia-Erzegovina. La sua designazione arriva all'indomani della formazione di un nuovo governo a Pristina nel quale Hashim Thaci - uno degli ex leader dell'Uck coinvolto nelle indagini sul presunto traffico d'organi, ma sempre proclamatosi innocente - ha perso la poltrona di primo ministro, rimanendo tuttavia vicepremier e titolare degli affari esteri.

Il precedente procuratore speciale Williamson aveva chiuso nei mesi scorsi un primo dossier annunciando di aver trovato prove documentali 'solo' contro una decina di persone, alcune delle quali a suo tempo al vertice politico o militare dell'Uck, pur essendo stato chiamato a indagare su centinaia di episodi sospetti.

Un rapporto del Consiglio d'Europa indicava in realtà nel 2011 in almeno 500 i prigionieri serbi uccisi in Kosovo per il prelievo d'organi, oltre a 300 persone classificate come "scomparse". Di crimini di guerra di massa commessi dalla guerriglia albanofona durante il conflitto del Kosovo, e di un fenomeno diffuso di traffico d'organi, ha inoltre parlato ripetutamente in anni recenti l'ex procuratrice capo della Corte internazionale sulla ex Jugoslavia Carla Del Ponte.

ats

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