Cerca e trova immobili

Il commosso saluto di Oronzo Scoletta che dopo sette anni di permanenza va in pensione. Lode al Dirigente della Mobile Giuseppe FESTA DELLA POLIZIA: Il Questore “Lascio questa città con orgoglio”

13.04.02 - 12:40
Presentato stamani in piazza Duomo sotto una pioggia battente il bilancio degli ultimi 12 mesi di attività della Questura di Como
FESTA DELLA POLIZIA: Il Questore “Lascio questa città con orgoglio”
Presentato stamani in piazza Duomo sotto una pioggia battente il bilancio degli ultimi 12 mesi di attività della Questura di Como
COMO –“Lascio questa città dopo sette anni con orgoglio e la consapevolezza di aver dato tutto il mio impegno, che è stato massimo, per garantire sicurezza e tranquillità alla gente che chiede sempre più protezione alle Forze dell’ordine”. Certamente commosso, Oronzo Scoletta in un discorso tutto “a braccio” ha salutato questa mattina in piazza Duomo, sotto una tensostruttura allestita dai Vigili del Fuoco e una pioggia battente, la città confermando che presto lascerà l’incarico per la meritata pensione. “Se sono rimasto così a lungo a Como – ha detto Scoletta – è perché il Ministero ogni volta che mi ha chiesto ‘Che vuoi fare da grande?’ ho sempre risposto ‘Voglio restare qui’. Lo ringrazio per avermi soddisfatto. Qui ho raccolto tante soddisfazioni personali, ma anche amicizie sincere”. Scoletta ha anche fornito una sintesi del bilancio dell’attività svolta negli ultimi mesi ricordando, fra le operazioni più importanti, la soluzione in poche ore da parte della Mobile diretta dal Dr. Schettino (a lui una Lode dal Ministero per una brillante indagine che aveva permesso il 15 marzo dello scorso anno di sequestrare un ingente quantitativo di eroina con l’arresto di una banda di spacciatori) del delitto di Ponte Chiasso con il fermo di due giovani, di cui uno minorenne all’epoca dell’omicidio di Vito Pisciotta, nei prossimi giorni a processo e che rischiano l’ergastolo. Ha anche ricordato il recente caso del fruttarolo del Mercato coperto arrestato con l’accusa di aver sequestrato, segregato e violentato una giovane italo-cilena nella sua abitazione di via Grossi. Oppure ancora il caso della giovane albanese tenuta prigioniera dal fidanzato connazionale in un tugurio individuato in via Dottesio a Como e costretta a battere nella zona di Tavernerio. Proprio la Mobile negli ultimi 12 mesi ha compiuto 149 arresti e 738 denuncie a piede libero arrivando a sequestrare complessivamente 3 chili di eroina, 3,5 di coca, 380 grammi di hascisc e 80 pasticche di ecstasi. Di particolare rilievo anche l’attività svolta dalla Squadra Tifoseria, recentemente istituita per prevenire disordini in occasione delle partite di calcio più “calde” tanto che “quest’anno, almeno sinora, non abbiamo avuto come in passato – ha detto Scoletta – alcun incidente. E questo grazie al coordinamento fra le varie Questure. Quest’anno – ha aggiunto – l’Assessore Binda non ha dovuto tempestarmi di telefonate per fioriere distrutte o altri danneggiamenti in città”. Proprio sul fronte del tifo violento il Questore ha ricordato i recentissimi sette Daspo, i provvedimenti che inibiscono la frequentazione di strutture sportive ad altrettanti ultrà rei di disordini e devastazioni. Anche il lavoro della Polizia Stradale è stato notevole: nei 12 mesi presi in considerazione sono state ritirate ben 335 patenti e 339 veicoli, oltre a 457 carte di circolazione non in regola. 156 le denuncie, 797 gli incidenti rilevati. Intenso il lavoro anche per la Polizia di frontiera: 48 arresti, 455 denunce, 5 chili di eroina sequestrati, sette di hascisc. Il Questore si è pure soffermato sulle baby gang ricordando come proprio ieri un giovane ventenne della città, Angelo Locatelli, sia tornato in carcere solo pochi giorni dopo aver patteggiato un anno e 4 mesi per alcune rapine ai danni di ragazzini. “È un fenomeno questo – ha sottolineato Scoletta – legato ad un fatto culturale e di educazione famigliare. Senza volermi sostituire al Vescovo (grande assente oggi per via del suo stato di salute non ancora ottimale) credo che per evitare fenomeni di questo tipo si debba partire da una sana educazione in famiglia. Questa è la miglior prevenzione. Quando è costretta ad intervenire la Polizia o altre Forze dell’Ordine è già tardi”. Sul fenomeno delle rapine in villa: Scoletta ha annunciato che sono già stati individuati i presunti autori dei tre drammatici colpi avvenuti nelle scorse settimane nel Comasco e che avevano creato un forte allarme sociale. “È solo questione di tempo poi li prenderemo. Le difficoltà con questa gente è che non é della zona, non ha nomi. Nel Canturino, ad esempio, a volte è difficile individuare gli autori di atti criminosi proprio perché essendo una zona al confine con il Milanese molto spesso i fuorilegge non sono del posto. Quando si tratta di gente ‘nostra’ la prendiamo subito perché è sempre costantemente monitorata”. Scoletta ha sottolineato come anche il fenomeno della presenza di extracomunitari non in regola rappresenti un ostacolo e ha invocato l’approvazione di una Legge che da una parte sappia rispettare le esigenze di solidarietà e dall’altra quelle di garantire sicurezza e ordine pubblico. “Lascio comunque – ha concluso – un territorio tranquillo come tranquillo lo era al mio arrivo, sette anni fa. Lo dimostra il fatto che spesso mi è capitato di vedere in giro di sera persone, anche anziane, passeggiare nelle viuzze della Città Murata con indosso gioielli. Ringrazio anche mia moglie che con tanta pazienza mi sopporta: Molte volte per esigenze di lavoro chi fa il nostro mestiere è soggetto ad apparentemente incomprensibili sbalzi d’umore. Spesso mia moglie in casa mi chiede con chi sto brontolando. E scopro che sto parlando da solo. È proprio giunta l’ora della pensione”.

ECCO I PREMIATI PER LA LORO DEDIZIONE AL LAVORO

Anche quest’anno, sono stati attribuiti pubblici riconoscimenti a diversi uomini della Questura di Como. Una “parola di lode” è stata attribuita dal Direttore interregionale della Polizia di Stato per la Lombardia e l’Emilia Romagna al Commissario Capo della Mobile Giuseppe Schettino perché “ha diretto un’attività investigativa che si concludeva, in tempi ristrettissimi, con l’arresto di tre persone responsabili di detenzione di stupefacenti e il sequestro di un ingente quantitativo di eroina, dimostrando professionalità e qualità investigativa”. Per il coordinamento e la partecipazione alla stessa attività “con impegno e professionalità”, una parola di lode è stata concessa all’Ispettore capo Luigi Gentile e all’Ispettore superiore Ottorino di Gioia. Parola di lode all’Assistente capo Roberto Bolla e all’Assistente Cosimo De Luca per la partecipazione “con impegno e conoscenza delle tecniche operative” alla stessa indagine conclusa tra Como e Ponte Chiasso il 15 marzo 2001. Pubblica benemerenza del ministero dell'interno ai vice Sovraintendenti Giuseppe Chirco, Antonio D’Elena, Giuseppe Cascone “in servizio di pattuglia automontata, si adoperavano per intervenire in soccorso di due persone rimaste intrappolate tra le alte fiamme divampate nell’abitazione, riuscendo a trarre in salvo una giovane donna”. È il primo riconoscimento, in tanti anni, alla Squadra Volante, come hanno sottolineato, compiaciuti, tanti colleghi. Encomio solenne del capo della polizia al vice Sovraintendente Sergio Iaccino perché “durante un servizio di controllo del territorio, evidenziando elevate capacità professionali espletava un'operazione di soccorso nei confronti di una persona che aveva attuato propositi suicidi”. Per lo stesso episodio, encomio solenne all’assistente di polizia Christian Moretti. Il Ministro dell’Interno ha concesso un attestato di pubblica benemerenza all’Assistente Tommaso Facilongo. Il Direttore interregionale della Polizia per la Lombardia ed Emilia Romagna ha concesso una parola di lode agli assistenti Vinicio Coli, Alberto Martino e Paolo Tabbacco.

di Bob Decker

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE