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Dal MondoCOMO: Corrado Passera torna alla Intesa Bci

28.03.02 - 18:22
Confermate poco fa con una nota ufficiale le indiscrezioni della “Nadir Press” di qualche giorno fa. Al comando delle Poste Italiane potrebbe arrivare un lecchese
COMO: Corrado Passera torna alla Intesa Bci
Confermate poco fa con una nota ufficiale le indiscrezioni della “Nadir Press” di qualche giorno fa. Al comando delle Poste Italiane potrebbe arrivare un lecchese
COMO –Confermate pochi minuti fa con una nota ufficiale le indiscrezioni rese nei giorni scorsi dalla “Nadir Press” per Ticinoline: l’Amministratore delegato delle Poste Italiane, Corrado Passera torna nel Consiglio di Amministrazione di Intesa Bci. Ai vertici delle Poste, sempre più probabile la nomina di un lecchese. Dunque Corrado Passera, comasco, diventa il nuovo Amministratore delegato di Intesa-Bci e assumerà la posizione di Chief executive officer del Gruppo bancario. La decisione è emersa quest’oggi durante il Consiglio di Amministrazione e la nomina ufficiale avverrà nel corso della prossima Assemblea degli Azionisti. Passera dovrebbe quindi rassegnare le dimissioni formali da Poste Italiane il prossimo 30 aprile come lui stesso aveva annunciato nell’imminenza del C.d.A. di oggi. IntesaBci ha chiuso il 2001 con un utile netto consolidato di 928,2 milioni di €uro, in calo del 45% rispetto al dato omogeneo dell’anno scorso. L’utile netto della capogruppo ha registrato una flessione dell'81% a 337,4 milioni di €uro. Il C.d.A proporrà un dividendo di 0,045 €uro per le azioni ordinarie (0,09 €uro nel 2000) e di 0,08 per le risparmio (da 0,10 €uro). L’assemblea di IntesaBci è fissata per il 29 aprile in prima convocazione e il 30 in seconda. Il terzo punto della parte ordinaria prevede la “nomina di amministratori”. Ieri sera si erano riuniti i soci del patto di sindacato per affrontare la questione della ripartizione delle deleghe fra Corrado Passera e Christian Merle, attuale a.d. di IntesaBci. Ora si apre, il balletto per la nomina del successore di Passera in Poste Italiane. I giochi appaiono, comunque, già fatti: nelle vesti di Amministratore delegato (altra indiscrezione resa dalla “Nadir Press” e raccolta dai colleghi di “Merateonline”) potrebbe essere scelto l’Ingegner Giovanni Trezza, 52 anni, sposato, un figlio, candidato con le miglior chance di succedere a Corrado Passera. Per l’ex top manager di Ibm Italia e Ibm Usa si tratterebbe di un balzo al vertice di una delle più grandi aziende pubbliche italiane. Oggi l’ing. Trezza ricopre l’importante incarico di Direttore generale della Elsag Spa, società del gruppo Finmeccanica. L’azienda presieduta da Enrico Albareto, A.D. Giuseppe Cuneo, è leader nel settore dell’informatica applicata all’impresa pubblica e privata. Elsag è partner in progetti sviluppati con il Ministero della Difesa per le forze armate, con la Pubblica Amministrazione ed è presente in tutti i comparti produttivi e terziari, dalle grandi imprese private alle aziende ospedaliere e sanitarie, a banche e assicurazioni, ai trasporti, alle utilities e all’Amministrazione postale. Costituita nel 1905 la società occupa oltre 2.500 addetti e fattura quasi mille miliardi. A dirigerla, come dicevamo l'ingegner Trezza, nativo di Cernusco Lombardone, oggi residente a Montevecchia, comune di cui è vice sindaco dopo due legislature come consigliere e assessore. “Duro” quanto serve per reggere il business internazionale, Trezza è stato uno dei “cavalli di razza” di Alberto Lina, già Presidente del gruppo Finmeccanica, a sua volta controllante di St microelectronics, entrambe quotate alla Borsa di Milano. Dopo la lunga permanenza in Elsag, ora il Governo pensa a lui come Amministratore delegato di Poste Italiane, la società entro cui sono stati riorganizzati e potenziati tutti i servizi postali italiani. Si tratta di una delle cariche più elevate del sistema aziendale pubblico. Ma chi, invece, è Corrado Passerra? Detto in due parole, qualche riga in più:

Corrado Passera, che prenderà il posto di Lino Benassi su designazione unanime del Consiglio di Amministrazione svoltosi oggi, in 25 anni di carriera si è occupato di informatica, finanza, editoria, credito e Amministrazione pubblica. Nato a Como a fine dicembre del 1954, Corrado Passera, una laurea alla Bocconi di Milano e un master in Business Administration alla Wharton School di Philadelphia, si dimostra fin dai suoi primi passi nel mondo del lavoro un vero e proprio enfant prodige. “Scoperto” dall’Ingegner Carlo De Benedetti, che lo chiama alla Olivetti come responsabile della formazione. Dopo un’esperienza in McKinsey (1980-1985), Passera torna a Ivrea dove diventa braccio destro dell’Ingegnere, Presidente, Amministratore delegato e direttore generale della Cir. È di quegli anni la sua prima esperienza nel mondo del credito: dal 1988 al 1995 è vice Presidente del Credito Romagnolo. Sempre per De Benedetti, Passera sbarca nel mondo dell’editoria diventando vice Presidente e Amministratore delegato del Gruppo Espresso-Repubblica. In quelle vesti, siamo agli inizi degli anni ’90, si trova a fronteggiare Silvio Berlusconi sul lodo Mondadori. Lascia Ivrea nel 1998 per diventare Amministratore delegato dell’Ambroveneto al fianco di Bazoli, che per la nuova banca punta su un manager con esperienze nel mondo dell’industria. Quando però va in porto l’acquisto della Cariplo, la scelta di capo azienda cade su Carlo Salvatori. A 43 anni, Passera tenta di mettersi in proprio lanciando un progetto di banca virtuale, ma quell’idea resta nel cassetto perché proprio in quei giorni arriva la telefonata dell’allora Presidente del Consiglio Romano Prodi che, assieme all’allora Ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi, lo sceglie come l’uomo su cui puntare per risanare le disastrate Poste. Passera si rimbocca le maniche. look per lui abituale, come dimostrano le numerose foto che lo ritraggono informalmente in camicia, e trasforma il monolite romano prima in una S.p.A. e poi, grazie anche al piano di impresa da lui pensato e progettato, in un’azienda pronta a produrre utili. Proprio sul traguardo, il “nero” per Poste Italiane è previsto per quest’anno, Passera parte per una nuova sfida. Arriva, così, sulla poltrona di comando della più grande banca italiana, a Cà de Sass. Non lontano da piazza Cordusio, sede della “rivale” Unicredito, banca (guarda caso) guidata da un altro manager targato McKinsey, Alessandro Profumo. A 47 anni, Passera, dunque, torna a fare il banchiere chiamato per la seconda volta dal Presidente di IntesaBci, Giovanni Bazoli. In tutti questi anni, si è guadagnato appellativi di ogni tipo: manager decisionista, duro idealista, risanatore. Tutti, comunque, improntati a metterne in rilievo la dedizione ed il successo manageriale. Riconfermato dall’ultima grande sfida vinta, quella del risanamento delle Poste, definite proprio di recente dall’autorevole Financial Times “un’azienda che non è più motivo di imbarazzo nazionale”.

di Bob Decker

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