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Dal MondoLECCO: Tangenti al “Manzoni, processo slitta al 26 gennaio

15.11.01 - 08:57
Ennesimo rinvio al processo emanazione di una delle prime inchieste di Mani Pulite che coinvolse Lecco. Il Pubblico Ministero ha chiesto 5 anni di carcere per l’ex deputato socialista lecchese Pierluigi Polverari. Le mazzette furono versate durante un incontro a Lugano.
LECCO: Tangenti al “Manzoni, processo slitta al 26 gennaio
Ennesimo rinvio al processo emanazione di una delle prime inchieste di Mani Pulite che coinvolse Lecco. Il Pubblico Ministero ha chiesto 5 anni di carcere per l’ex deputato socialista lecchese Pierluigi Polverari. Le mazzette furono versate durante un incontro a Lugano.
LECCO -Slitta al 26 gennaio la prossima udienza, forse quella decisiva per giungere a sentenza, al processo per le tangenti versate ai livelli locali e regionali di democrazia Cristiana e Partito Socialista quale “ringraziamento” da parte delle società che vinsero l’appalto per la realizzazione del nuovo ospedale di Germanedo per 240 miliardi complessivi di progetto. Il processo sabato scorso si era arenato grazie ad una serie di eccezioni sollevate dalle difese degli imputati tra i quali figurano, fra gli altri, i lecchesi Pierluigi Polverari, ex deputato del Partito Socialista, e Giampiero Omati, ex Segretario Amministrativo della Dc e all’epoca anche Presidente del Casinò di Campione d’Italia nonché responsabile dell’allora Comitato Regionale di Controllo di Lecco. Fu quest’ultimo a consegnare nelle mani del Sostituto Procuratore Gherardo Colombo del pool “Mani Pulite” il numero di conto corrente su cui erano stati depositati presso una banca di Busto Arsizio i 500 milioni giunti dalla Cogefar Impresit (Gruppo Fiat) alla Dc di Lecco: i soldi furono versati durante un incontro a Lugano. Subito dopo quel drammatico incontro alla Procura di Milano, dove era in piena azione il pool Mani Pulite, Omati si dimise da tutte le cariche politiche. La sentenza di gennaio è attesa però soprattutto dall’ex parlamentare socialista per il quale il Pubblico Ministero ha addirittura sollecitato una pena a 5 anni di carcere.

di Bob Decker

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