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ROMAItalia: Rai: Garimberti, Tv pubblica non è Tv di Stato

16.09.09 - 21:44
Italia: Rai: Garimberti, Tv pubblica non è Tv di Stato
ROMA - "Gli uomini pubblici e di governo che pensano che la Rai debba astenersi dal riportare critiche alla loro parte scambiano il servizio pubblico con le televisioni di Stato che operano in regimi non democratici". Il presidente della Rai Paolo Garimberti respinge al mittente i giudizi espressi dal presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi durante la puntata di Porta a Porta andata in onda ieri sera su RaiUno, rivendicando l'autonomia del servizio pubblico.

"Per questo gli attacchi a singole trasmissioni della Rai e gli insulti ai suoi giornalisti vanno respinti con la massima fermezza: come ieri l'ho espressa a Vespa per le offese che gli erano state rivolte, oggi la mia solidarietà - dice ancora - va a RaiTre, a Ballarò, a Report, ad AnnoZero e a tutti i lavoratori del servizio pubblico attaccati ieri proprio nella trasmissione di Vespa".

Parole forti e decise alla vigilia della riunione del Consiglio d'amministrazione Rai di domani tutta dedicata all'informazione, dal caso Ballarò-Porta a Porta ad Annozero, e che vedrà senza dubbio il presidente esprimere toni critici per la decisione di far slittare l'esordio del programma di Floris a favore di quello di Vespa. Temi che saranno però al centro anche dell'audizione del direttore generale Mauro Masi, mercoledì della prossima settimana per aiutare la Vigilanza ad acquisire gli elementi per una "serena e completa valutazione dei criteri" adottati dalla Rai sui casi al centro delle cronache in questi giorni, dalla vicenda Ballarò e Porta a Porta, alle nomine a Raitre e Tg3, alle questioni relative a Report e Annozero. "Dovere" sottolineato dal presidente della bicamerale Sergio Zavoli.

Mentre oggi una risposta a difesa del servizio pubblico viene richiesta anche dai dirigenti Rai, dopo che il premier "ha dato apertamente dei farabutti a giornalisti e conduttori". Parole per l'Adrai "gravi e inaccettabili nella forma e nella sostanza" che chiede al dg al Cda di "tutelare la dignità, la professionalità e l'onore dei colleghi insultati e di tutta l'Azienda".

I consiglieri d'amministrazione dell'opposizione, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten dicono già oggi la loro e formulano le domande che domani rivolgeranno in Cda. Per Van Straten "la scelta del direttore generale si è rivelata non solo inaccettabile sotto il profilo del pluralismo informativo e del buon giornalismo, ma anche completamente sbagliata rispetto agli interessi dell'azienda". Infatti Rizzo Nervo chide al dg, tra l'altro, chi "si assume adesso la responsabilità dei mancati ricavi (poco meno di cinquecentomila euro) dovuti dalla disdetta dei contratti da parte di importanti inserzionisti che avevano acquistato gli spot all'interno di Tutti pazzi per la tele e di Ballarò e che non hanno accettato il cambio con Porta a Porta e il film La caduta". Questione che non esiste per il vicedirettore generale Antonio Marano, perché gli spot saranno recuperati.

Domani comunque Masi in Cda, come previsto dalla scorsa settimana, andrà a parlare di Annozero. L'esordio del programma è previsto per giovedì prossimo su Raidue e il conduttore nei giorni scorsi aveva lamentato la mancata partenza dei contratti, i criteri di scelta delle troupe, il rifiuto della messa in onda degli spot da loro realizzati su RaiDue. Domani Masi dirà probabilmente al Cda che gli spot realizzati dalla rete vanno in onda da stasera per annunciare la partenza del programma fissata sempre per il 24. Ma anche che si è sbloccata la questione delle troupe in senso positivo per la redazione di Santoro, così come tutti i contratti tranne uno. Rimane infatti sospeso quello di Marco Travaglio, questione che sarà senza dubbio discussa domani in Cda anche se la decisione finale è di competenza del dg. Ma le soluzioni, a quanto sembra di capire, non sono quelle di mediazione circolate in queste settimane - come l'ipotesi di una seconda voce fissa nel programma, o di regole più stringenti - piuttosto la scelta netta tra stare dentro o fuori il programma.

ATS
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