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ELEZIONI EUROPEEIn Germania perde la CDU, in Grecia avanti i socialisti. In Austria vince la sinistra euroscettica

07.06.09 - 19:43
Keystone / Ap Miguel Villagran
In Germania perde la CDU, in Grecia avanti i socialisti. In Austria vince la sinistra euroscettica

BERLINO - Continua a scendere in Germania l'affluenza alle urne per le elezioni europee. Secondo una prima stima dell'emittente tv Zdf, oggi è andato a votare 42,5% dei 64,3 milioni di elettori aventi diritto. Nel 2004 l'affluenza era stata del 43%, in calo rispetto al 45,2% delle europee del 1999.

Intanto la Zdf ha diffuso un aggiornamento degli exit poll, che vede la Cdu/Csu al 38,3% (-6,2 punti rispetto al 2004), la Spd al 21,3% (-0,2 punti), i Verdi al 12,3% (+0,4), la Fdp al 10,3% (+4,2) e la Linke al 7,2% (+1,1).

In base a questi risultati, la Cdu/Csu otterrebbe 42 seggi (-7), la Spd 24 (+1), i Verdi 14 (+1), la Fdp 11 (+4) e la Linke 8 (+1).

Exit poll, si profila vittoria socialisti in Grecia - Netta vittoria in Grecia, secondo i primi exit polls, del partito socialista di opposizione Pasok che avrebbe tra il 37% e il 39% alle elezioni per il Parlamento europeo.

Il partito conservatore Nuova Democrazia (Nd) del premier Costas Karamanlis avrebbe tra il 30,5% e il 33%.

In base a questi exit poll, il Pasok di Giorgio Papandreou avrebbe 9 seggi dei 22 in palio per la Grecia contro i 7 di Nd. Alle elezioni europee del 2004, con 24 scanni in palio, Nd aveva ottenuto il 43% e 11 seggi contro il 34% e 8 seggi del Pasok.

In mezzo a una crescente astensione, che ufficiosamente viene data a oltre il 40%, secondo gli exit poll i comunisti del Kke si confermano terzo partito con tra l'8 e il 10% dei voti (nel 2004 erano al 9,4%), mentre cresce l'estrema destra di Laos, che scavalcherebbe con il 5-6% l'estrema sinistra di Syryza (intorno al 5%) seguita dagli Ecologisti Verdi che si confermerebbero come l'altra sorpresa di queste elezioni, passando dall'1% delle ultime politiche al 4-5%.

In Austria debacle Spoe - Debacle storica per i socialdemocratici (Spoe) del cancelliere Werner Faymann alle europee in Austria, vinte dal partito popolare (Oevp), alleato junior della Spoe nella grande coalizione al governo a Vienna.

Le prime proiezioni dopo la chiusura dei seggi alle 17.00, la Spoe precipita di dieci punti al 23,5%, il peggior risultato dal 1945 (alle europee del 2004 aveva ottenuto il 33,3%).

La Oevp del vicecancelliere Josef Proell, pur in lieve calo, conquista il primato con il 30,1%.

Al terzo posto la lista dell'euroscettico populista di sinistra, Hans Peter Martin, con il 18,2%, +4,2% rispetto alle precedenti europee (13,9%).

Decisamente sotto le previsioni della vigilia, che la davano al terzo posto, l'affermazione dell'estrema destra: la Fpoe (liberal nazionalisti), è arrivata al 12,9%, il 6,6% in più rispetto al suo peggior risultato nel 2004 (6,3%). Fino al 2005, quando fuoriuscì e fondò la Bzoe, la Fpoe era guidata dal defunto leader Joerg Haider.

La Bzoe (lega per il futuro dell'Austria) è indicata al 4,8%, sotto per ora allo sbarramento del 5%, così come i comunisti e i giovani liberali. I Verdi sono al 9,3%, -3,6% rispetto al 12,89% nel 2004.

L'affluenza sarebbe scesa leggermente al 41,4% rispetto al 42,43% nel 2004.

Foto d'apertura: Keystone / Ap Miguel Villagran 

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