Nel comunicato, diramato nel secondo e ultimo giorno del cessate il fuoco voluto dall'esercito dello Sri Lanka in occasione del capodanno Tamil, i ribelli delle Tigri scrivono che "azioni come queste (la tregua di due giorni, ndr) servono solo per creare un impressione di impegno su false promesse". I ribelli denunciano che, nonostante la tregua, l'esercito di Colombo ha continuato a bombardare postazioni Tamil e a colpire civili. L'LTTE (Liberation Tigers of Tamileelam) chiedono quindi un cessate il fuoco permanente su considerazioni umanitarie, che possa portare a reali negoziati di pace. "Il cessate il fuoco - è scritto nel comunicato pubblicato dai Tamil - sarà significativo e costruttivo con l'appoggio della comunità internazionale e non dovrebbe essere diretto solo agli obiettivi dell'esercito cingalese, ma al contrario, dovrebbe essere basato su obiettivi umanitari e politici". L'esercito di Liberazione, denunciando le sofferenze che i civili patirebbero a causa degli attacchi militari, concludono il comunicato chiedendo un immediato rafforzamento del cessate il fuoco attualmente in vigore.