Il 16 luglio i due, assieme al capocordata Karl Unterkircher, pure italiano, erano stati investiti da una caduta di ghiacccio mentre tentavano di aprire una via verso gli 8125 metri del Nanga Parbat attraverso l'inviolata parete Rakhiot. Unterkircher aveva perso la vita.
Da allora è iniziata una corsa contro il tempo per localizzarli e trarli in salvo. Oggi infine i due superstiti sono riusciti a stabilire un collegamento con il telefono satellitare. "Siamo fuori dalla via, stiamo bene, scendiamo dalla Buhl", hanno affermato parlando con la base dei soccorsi allestita in Italia.
Il telefono era stato calato ieri dall'elicottero di soccorso. "Siamo all'estremità superiore della via Bhul. Domani mattina iniziamo la discesa. Abbiamo gli sci", hanno aggiunto.