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Milano, 9 lug. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Una capatina in ospedale per la terapia e poi passeggiata nel centro di Milano e aperitivo con gli amici: nell'agenda di un malato di sclerosi multipla diventeranno questi gli appuntamenti nel weekend. Niente piu' fughe dal lavoro, permessi e giorni di ferie sprecati per sottoporsi nei giorni feriali alle cure e agli esami di controllo in clinica. Nella citta' della Madonnina e' l'ospedale ad adeguarsi alle esigenze del malato.
Per la prima volta uno dei centri sclerosi multipla piu' importanti del capoluogo lombardo, quello dell'ospedale San Raffaele, decide di aprire i battenti anche di sabato e domenica, per dare la possibilita' ai pazienti affetti da sclerosi multipla, perlopiu' giovani sotto i 40 anni, di concentrare le visite, la dispensazione dei farmaci immunomodulanti e la somministrazione di quelli per via endovenosa, nel weekend.
"La sclerosi multipla e' una malattia che ha un forte impatto sulla qualita' della vita dei malati, circa 57mila in Italia - osserva Giancarlo Comi, direttore della Clinica neurologica dell'universita' Vita-Salute San Raffaele di Milano - e tenere il centro aperto solo dal lunedi' al venerdi' li vincola. I pazienti sono costretti ad assentarsi dal lavoro. La loro privacy necessariamente ne risente perche' sono costretti a motivare l'assenza dall'ufficio. Da qui e' partita la riflessione che ci ha portato a sperimentare una nuova organizzazione delle attivita' del centro che segue circa 3mila pazienti l'anno". (segue)
