PARIGI - Massacri, repressioni, nessun rispetto per i diritti umani: la Francia riscopre con orrore ...
In Senegal la Francia libera del generale De Gaulle si sporcò le mani di sangue già nel dicembre 1944 quando in un campo militare vicino a Dakar milleottocento reduci di colore si ammutinarono per un "premio di smobilitazione" promesso e non pagato. Gli ufficiali francesi non andarono per il sottile. Fecero sparare sulla folla dei rivoltosi. Bilancio: 35 morti.
Nel maggio 1945 a Setif in Algeria la repressione fu ancora più implacabile quando un gruppo di nazionalisti sventolò le sue bandiere ad una sfilata per la fine della seconda guerra mondiale e issò cartelli con scritto "indipendenza". I gendarmi sequestrarono i vessilli, scoppiò una sommossa e dopo l´uccisione di un certo numero di coloni bianchi la Legione Straniera si scatenò e fece strage. Gli algerini passati per le armi furono da 5000 a 15000.
Sempre nel 1945 a Douala nella colonia d´Africa Centrale più di 80 ferrovieri neri furono ammazzati a fucilate dai coloni bianchi - con il pieno sostegno del governatore francese - durante uno sciopero.
Non meno pesante la mano di Parigi in Vietnam dove nel novembre 1946 la flotta francese bombardò la città di Haiphong per mettere in fuga gli indipendentisti di Ho Ci Min e ammazzò oltre 6000 civili inermi.
Anche il Madagascar fece le spese di questa rabbiosa volontà imperiale: nel 1947 fu instaurato in quella colonia un clima di terrore e sembra che almeno 89´000 malgasci abbiano perso la vita nelle repressioni anti-indipendentiste.
La tortura, esaltata dal generale Ausseresses con commenti nazistoidi ("È uno strumento efficiente. La maggior parte della gente cede e parla e poi in genere viene liquidita. Non è una cosa che turba la mia coscienza"), avrebbe avuto cittadinanza un po´ in tutte le colonie in preda a sussulti secessionisti.
Compreso il Cameroun, dove negli anni Cinquanta i guerriglieri marxisti-leninisti dell´UPC diedero parecchio filo da torcere. Secondo "Marianne" i servizi segreti francesi ebbero un ruolo importante nella repressione e andarono ben oltre la tortura: a Ginevra eliminarono ad esempio senza molti complimenti il leader dell´UPC, Felix Moumié.