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RANGOONBirmania: relatore Onu, farsa processo transizione democratica

14.03.08 - 16:20
Birmania: relatore Onu, farsa processo transizione democratica
RANGOON - Il processo di transizione democratica in Birmania è per ora una farsa, ha denunciato a Ginevra il relatore speciale dell'Onu sulla situazione dei diritti umani nel paese asiatico, Paulo Sergio Pinheiro. L'esperto indipendente ha quindi annunciato di aver ottenuto, oggi in extremis, il visto per compiere una nuova missione in Birmania. L'ultima risale al novembre scorso, dopo la violenta repressione delle manifestazioni pacifiche guidate dai monaci, gli scorsi agosto-settembre. "Ho una buona notizia. Ho ottenuto il visto" delle autorità birmane. "E' una bella sorpresa", ha detto Pinheiro in una conferenza stampa.

L'esperto, il cui mandato giunge a termine dopo sette anni, non ha fornito particolari sul viaggio. "Non ho ancora comprato il biglietto", ha scherzato. "E' un buon segno della volontà di dialogo delle autorità ", ha aggiunto. Ma la posizione del relatore sulla situazione in Birmania è severa. "C'e una contraddizione tra quello che il governo dice di fare e quello che fa", ha detto Pinheiro.

Inoltre, le autorità "non hanno fatto alcuna concessione" alle richieste del Consiglio di sicurezza, dell' Assemblea generale e del Consiglio dell'Onu per i diritti umani. La giunta birmana ha annunciato che intende indire un referendum per una nuova costituzione e poi organizzare elezioni nel 2010. Ma per Pinheiro solo "se uno crede agli gnomi, agli elfi e ai troll può credere in questo processo democratico".

"Hanno escluso così tante persone dalle elezioni che mi chiedo chi potrà prendervi parte", ha detto menzionando tra l'altro l'esclusione della leader dissidente birmana Aung San Suu Ky. "Questo non è un processo di transizione democratica", ha insistito. Pinheiro ha quindi sottolineato il 'ruolo positivo'' della Cina, nella ricerca di una soluzione. Nel suo rapporto al Consiglio dei diritti umani - riunito in sessione a Ginevra - Pinheiro ha affermato che stando ai dati del gennaio 2008, 1.850 prigionieri politici risultavano in prigione e che "gli arresti illegali invece di prendere fine sono aumentati". Il relatore - si legge nel rapporto - continua a ricevere informazioni credibili di arresti di attivisti politici e dei diritti umani e di civili in rapporto con le manifestazioni dell' agosto- settembre 2007".

Inoltre, secondo le informazioni ricevute, almeno 70 persone sono state arrestate e 62 di loro sono detenute dall'ultima visita del relatore in Birmania nel novembre 2007. Nelle sue raccomandazioni finali, Pinheiro esorta la giunta a liberare i prigionieri politici e a garantire le libertà fondamentali nel Paese.



ATS
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