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LONDRA - La Procura della Corona ha deciso di incriminare Andrei Lugovoi per l'uccisione dell'ex agente del Kgb Aleksandr Litvinenko con il polonio radioattivo. Secondo la magistratura britannica ci sono "prove sufficienti" per accusare Lugovoi, uno dei tre uomini d'affari russi che il 1. novembre incontrarono Litvinenko - uno tra i più feroci oppositori del regime Putin - all'albergo Millennium di Londra.
La Procura della Corona ha deciso di incriminare Lugovoi sulla base di un rapporto di Scotland Yard. "Le prove forniteci dalla polizia - ha dichiarato Sir Ken Macdonald, direttore del "Crown Prosecution Service - sono sufficienti per incolpare Lugovoi dell'uccisione di Litvinenko per mezzo di un deliberato avvelenamento". "Ho ulteriormente concluso - ha proseguito il direttore della Procura della Corona leggendo davanti ai giornalisti una breve dichiarazione - che è chiaramente nell'interesse pubblico continuare l'azione penale".
Macdonald ha aggiunto di aver incaricato gli avvocati del suo servizio di "prendere immediate misure per cercare una rapida estradizione di Andrei Lugovoi dalla Russia al Regno Unito, così che possa essere incriminato dell'omicidio e portato velocemente davanti ad un tribunale di Londra per essere processato per questo crimine straordinariamente grave".
L'annuncio della Procura della Corona è giunto a sorpresa, circa due mesi dopo che Scotland Yard ha concluso le indagini sul clamoroso caso. Domenica un tabloid, il "News of the World", aveva sostenuto che nel timore di aprire una dirompente crisi diplomatica con il Cremlino la responsabile del Foreign Office, Margaret Beckett, ha fatto forti pressioni perché non fossero incriminati né Lugovoi né il suo collega Dmitri Kovtun. Il Foreign Office aveva prontamente smentito le rivelazioni del tabloid.
Da parte sua la procura russa ha già messo in chiaro nei mesi scorsi che le leggi in vigore impediscono l'estradizione di un cittadino russo in un paese terzo.
