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Dal MondoCervello: Parkinson, sotto accusa i "benzinai" dei neuroni

03.05.06 - 20:00
Cervello: Parkinson, sotto accusa i "benzinai" dei neuroni

LONDRA - Il morbo di Parkinson dipende anche dalle centraline che provvedono all'approvvigionamento energetico delle cellule, i mitocondri, e un gene già legato ad alcuni casi di malattia dimostra di essere uno dei diretti responsabili delle difetti di queste centraline. E' il gene PINK1 e il suo ruolo chiave è stato scoperto indipendentemente negli Stati Uniti, da Ming Guo dell'università di Los Angeles, e in Corea, da Jongkyeong Chung del Korea Advanced Institute of Science and Technology di Taejon. Entrambe le ricerche sono pubblicate in due articoli entrambi in uscita domani sulla rivista Nature.

Il nuovo lavoro conferma una recentissima scoperta pubblicata sulla rivista Nature Genetics, secondo cui il morbo di Parkinson e l'invecchiamento potrebbero essere causati da danni del Dna delle centraline elettriche delle cellule. I mitocondri sono i benzinai delle cellule: si tratta di organelli presenti in tutte le cellule, deputati alla produzione della "benzina" cellulare, rilasciata sotto forma di una molecola chiamata ATP. La cellula consuma ATP per svolgere tutti i processi che richiedono energia. I mitocondri contengono anche un proprio corredo genetico, chiamato Dna mitocondriale, probabilmente come vestigia della loro antichissima origine e in esso è custodita tutta o quasi l'informazione genetica necessaria per la produzione dell'energia cellulare.

I neuroni sono ricchissimi di mitocondri perché sono alcune delle cellule che hanno bisogno di un maggior dispendio di energia per funzionare. Alla degenerazione di queste cellule è legata una malattia come il morbo di Parkinson, i cui sintomi sono tremore degli arti e difficoltà crescenti nel compiere i gesti più semplici della vita quotidiana. La malattia è legata alla degenerazione dei centri nervosi motori e i neuroni colpiti sono quelli produttori di dopamina. Su Nature Genetics scienziati del Beth Israel Deaconess Medical Center, della Harvard Medical School di Boston e della University of Newcastle avevano riportato che nel cervello anziano e di pazienti col Parkinson i mitocondri dei neuroni funzionano male e mancano di alcune parti del loro Dna. In particolare ad aver subito questo tipo di danno sono proprio i mitocondri dei neuroni produttori di dopamina.

In questi due nuovi studi di Nature è emerso invece che quando il gene PINK1 non funziona, i mitocondri non sono più capaci di produrre energia. Gli esperti hanno visto che senza il gene PINK1 il moscerino della frutta Drosophila ha problemi muscolari e a carico dei neuroni dopaminergici e che ciò è dovuto proprio a malfunzionamento dei loro mitocondri. Hanno scoperto inoltre che la proteina PINK1 interagisce con un'altra proteina, chiamata Parkina e implicata in forme non ereditarie della malattia. Questa molecola e PINK1 sono apparse coinvolte nel mantenimento della funzione mitocondriale.

I moscerini parkinsoniani così creati potranno essere usati come animale modello per cercare altri potenziali geni coinvolti nella malattia e per capire fino in fondo quanto pesi il danno alle centraline energetiche dei neuroni sulla comparsa della malattia.

ATS
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