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Dal MondoKatrina: Bush accetta responsabilità, parlerà a nazione Alcuni quartieri New Orleans potrebbetro riaprire lunedi'

13.09.05 - 20:58
Katrina: Bush accetta responsabilità, parlerà a nazione Alcuni quartieri New Orleans potrebbetro riaprire lunedi'

WASHINGTON - Il presidente George W. Bush si è assunta oggi per la prima volta "piena responsabilita"' per "quanto è andato male" nei soccorsi alle vittime dell'uragano Katrina. Nel frattempo il sindaco di New Orleans, Ray Nagin, ha detto che alcune aree della città, compreso il French Quarter, potrebbero essere riaperte fin dalla prossima settimana se alcuni test ambientali daranno risultati positivi.

Cambiando radicalmente tono rispetto ai giorni scorsi, Bush ha ammesso oggi, durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, che l'uragano "ha messo alla luce gravi problemi, a tutti i livelli di governo, nella nostra capacità di risposta" ad eventi del genere.

Finora il presidente aveva cercato di sminuire la gravità delle inefficienze emerse. Ma dopo le dimissioni ieri del capo della protezione civile (FEMA) Michael Brown, richiamato alcuni giorni fa a Washington per la sua disastrosa gestione delle operazioni di emergenza, Bush si è assunto le sue responsabilità anche se ha continuato a fare dei distinguo tra l'operato del governo e quello delle autorità locali.

"Nella misura in cui il governo non ha fatto le cose giuste, mi assumo piena responsabilita"', ha aggiunto il presidente precisando di "voler sapere cosa è andato bene e cosa è andato male".

I sondaggi di opinione mostrano che il livello di popolarità di Bush ha raggiunto primati negativi a causa delle incertezze mostrate nella risposta al più grande disastro naturale ad avere colpito gli Stati Uniti da molti decenni a questa parte.

I paralleli tra la risposta decisa di Bush all'attacco terroristico dell'11/9 e le esitazioni nella risposta al disastro naturale, stimolati anche dalla ricorrenza del quarto anniversario della distruzione delle Torri Gemelle, non aiutano l'inquilino della Casa Bianca.

Il presidente tornerà nella zona sinistrata per la quarta volta giovedì per controllare di persona la situazione delle operazioni di soccorso e ricostruzione e per parlare alla nazione, giovedì sera dalla Louisiana, per spiegare agli americani cosa intende fare per aiutare le vittime di Katrina.

Intanto a New Orleans si moltiplicano i segni di ripresa delle attività devastate dall'uragano. Il sindaco, che aveva ordinato l'evacuazione della città, ha espresso oggi la speranza che alcuni quartieri, compreso il magnete turistico del French Quarter, possano essere riaperti fin da lunedì se i test sull'acqua daranno risultati incoraggianti.

L'aeroporto Louis Armstrong di New Orleans è stato riaperto oggi ai primi voli civili del dopo-Katrina (da domenica già arrivavano i cargo) mentre anche il porto della città del carnevale ha ricevuto oggi la sua prima nave cargo carica di containers provenienti dall'America Latina.

Le pompe idrovore continuano a liberare dall'assedio dell' acqua aree sempre più estese della città. Ma ci vorrà ancora un mese per completare l'opera di pompaggio delle acque. E ci vorranno altri tre mesi prima di poter ripristinare in pieno il sistema idrico della città. "Immergersi nella propria vasca da bagno, per i fortunati che hanno l'acqua in casa, equivale al momento a fare un bagno nel Mississippi", ha spiegato un tecnico.

Le autorità di New Orleans stanno indagando sugli oltre 40 cadaveri trovati all'interno del Memorial Medical Center per accertare le cause della morte.

Un portavoce dell'ospedale ha detto che alcuni dei pazienti sono morti prima dell'arrivo dell'uragano e che nessuno dei decessi dei pazienti è stato causato dalla mancanza di cibo, acqua o la perdita di elettricità delle apparecchiature mediche.

Le autorità desiderano comunque approfondire la vicenda per scoprire se vi possano essere responsabilità da parte del personale medico. È stata ordinata l'autopsia dei cadaveri. Una inchiesta è stata aperta, nei pressi di New Orleans, sulle circostanze della morte di 34 anziani trovati senza vita nell'ospizio Santa Rita, a Chalmette, mentre si profila la incriminazione dei proprietari della casa per anziani.

La evacuazione sarebbe stata decisa quando ormai era troppo tardi e l'acqua aveva raggiunto livelli tali all'esterno dell'edificio da non consentire via di fuga. Le infermiere avrebbero salvato alcuni degli anziani adagiandoli su materassi in grado di galleggiare sull'acqua.

Intanto a Washington vengono considerate agevolazioni fiscali per le vittime dell'uragano mentre sono stati rafforzati i controlli per evitare che le decine di miliardi di dollari stanziate per gli aiuti non siano frutto di imbrogli e speculazioni.

ATS
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