Cerca e trova immobili

Dal MondoCF: cellule staminali, da marzo in vigore legge e ordinanza

02.02.05 - 10:14
CF: cellule staminali, da marzo in vigore legge e ordinanza

BERNA, - La legge riguardante la ricerca sulle cellule staminali embrionali entrerà in vigore all'inizio del mese prossimo. Lo ha stabilito il Consiglio federale, che nella sua seduta odierna ha anche approvato l'ordinanza d'esecuzione. I lavori preparatori per l'applicazione sono in corso, indica una nota del Dipartimento federale dell'Interno (DFI).

Contro la legge, approvata dalle Camere federali il 19 dicembre del 2003, era stato lanciato il referendum, poi bocciato in votazione popolare il 28 novembre del 2004. Il testo rende possibile - scrive il DFI - la derivazione di cellule staminali da embrioni umani soprannumerari e la ricerca su tale materiale biologico. Nell'ordinanza approvata oggi sono enunciati in primo luogo i requisiti tecnici per l'autorizzazione.

Nel comunicato si specifica che i progetti di ricerca in corso vanno notificati all'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) entro tre mesi a partire dal primo di marzo, "mentre quelli nuovi soggiacciono alle precedure relative all'autorizzazione e al preavviso favorevole prescritte dalla legge".

Per facilitare il lavoro ai ricercatori, dal mese prossimo sarà attivo anche un sito internet (http://www.stemcells.bag.admin.ch) allestito dall'UFSP da cui si potranno scaricare i formulari necessari, da quello per la presentazione della domanda a quello per la stesura del rapporto finale.

La legge fissa precisi limiti alla ricerca. Essa prevede un'autorizzazione da parte dell'UFSP. Saranno pure necessari l'approvazione della Commissione d'etica e il consenso delle coppie interessate.

Gli embrioni e le cellule staminali da essi derivate potranno essere ceduti o acquisiti solo gratuitamente. Inoltre, l'autorizzazione dovrà essere rilasciata soltanto per un progetto di ricerca ben preciso per evitare la produzione di riserve di cellule staminali embrionali. La legge prevede anche sanzioni che vanno fino a una multa di 200 000 franchi o il carcere fino a 5 anni per chiunque violi le disposizioni.

ATS
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE