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NEW YORK - Otto anni, un male incurabile e tanta voglia di farcela: Alexandra Scott, una bimba di Wynnewood in Pennsylvania diventata famosa per aver venduto limonate per la lotta contro il cancro, è morta ieri dopo anni di battaglia contro la malattia.
"Ci siamo accorti che era pronta. Ha fatto un sospirone e si è addormentata per sempre", ha raccontato la madre Liz. Alex aveva otto anni ed era malata da quando aveva meno di un anno. I medici non l'avevano mai dichiarata guarita e anzi, nelle ultime settimane le sue condizioni si erano gravemente deteriorate.
La storia di Alex era cominciata quattro anni fa, in un ospedale di Philadelphia. Quando si era accorta di essere gravemente malata, Alex, coi genitori, non si era persa d'animo: come fanno molti bambini americani, aveva aperto un banchetto per vendere limonata.
La bimba non si era accontentata, come gli altri bambini, dei pochi centesimi raggranellati per comprare i giornalini o i vestiti delle Barbie. Era decisa a raccogliere un milione di dollari da destinare alla ricerca. "È determinata in ogni cosa che fa, che si tratti della scelta di un gelato sia o di raccogliere soldi per un scopo così importante", aveva detto la madre al 'Washington Post' un mese fa.
Alexandra aveva mobilitato la Pennsylvania e, a catena, l' intera America, il Canada, la Francia. Lungo la costa atlantica decine di negozi hanno aderito all'iniziativa e messo in vemdita la "limonata di Alex". Altrettanto era avvenuto a Seattle, e a Minneapolis, dove una madre, per combattere la malattia del figlio, aveva iniziato a mettere in vendita un gioco legato al baseball. A Houston un gruppo di sentatetto aveva organizzato in luglio una manifestazione per Alex.
