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Dal MondoAmbiente: Balene, chiude fra polemiche incontro Berlino

19.06.03 - 21:55
Ambiente: Balene, chiude fra polemiche incontro Berlino
BERLINO - La 55/ma conferenza annuale della Commissione Baleniera Internazionale (IWC) si è conclusa oggi a Berlino fra le polemiche e con scarsi progressi sostanziali, anche se gli ambientalisti si sono detti soddisfatti per quella che hanno definito una nuova strategia di difesa delle balene emersa alla riunione con l´adozione della cosidetta "Iniziativa di Berlino".

Quattro giorni di dibattiti accesi e controversi tra paesi sostenitori della caccia alle balene e difensori dei grandi cetacei hanno in sostanza messo in evidenza ancora una volta le difficoltà di mettere d´accordo due campi molto lontani l´uno dall´altro e che perseguono obiettivi con pochissimi punti in comune.

I due schieramenti contrapposti - con Giappone, Islanda e Norvegia a guidare il fronte dei fautori della caccia - hanno fatto fatica ad avvicinare le rispettive posizioni e non hanno raggiunto alcun compromesso.

I paesi schierati a difesa dei cetacei hanno comunque ottenuto un evidente successo con l´adozione lunedi, nella giornata d´apertura dei lavori, della "Iniziativa di Berlino", un documento con il quale al centro dell´attività della Commissione IWC sarà d´ora in poi la difesa e la salvaguardia dei mammiferi marini e non più solamente il divieto della loro caccia. Ed è proprio su questo punto che hanno insistito oggi sia gli ambientalisti che i rappresentanti del governo tedesco, padroni di casa, secondo i quali la conferenza di Berlino ha fatto registrare un notevole progresso nella difesa delle balene. Soddisfatto in questo senso si è detto il viceministro dell´agricoltura e tutela dei consumatori Matthias Berninger.

Positivo il bilancio anche dal Wwf. Volker Homes, responsabile balene in seno all´organizzazione, ha parlato di un "punto di svolta nella storia della Commissione Iwc", sottolineando l´importanza del comitato per la difesa dei cetacei previsto dalla ´Iniziativa di Berlinò. "Noi salutiamo ciò come un primo passo, ma vogliamo che i governi nazionali adottino misure concrete", ha detto da parte sua il portavoce di Greenpeace Thilo Maack. E a lui si è associata la rappresentante di Pro Wildlife Sandra Altherr.

Quindici paesi - sul totale dei 49 rappresentati nella Commissione - hanno d´altra parte espresso "profonda preoccupazione" per il fatto che a loro avviso la Commissione starebbe perdendo di vista il suo obiettivo originario che è quello di regolare la caccia alle balene a fini commerciali.

Ieri sera la Commissione aveva lanciato un appello a Giappone e Islanda affinchè pongano fine alla caccia alle balene a fini scientifici, caccia questa che è esclusa dalla moratoria adottata nel 1986. Martedi invece erano state respinte in sede di Commissione due proposte per la creazione di zone protette a difesa delle balene nel sud pacifico e nel sud Atlantico.

Durante la conferenza sono corse a più riprese voci su una possibile uscita del Giappone dalla Commisisone Iwc, voci tuttavia che non hanno trovato fino ad oggi alcuna conferma.

Ieri alcuni gruppi ambientalisti avevano puntato il dito proprio contro il governo di Tokyo, affermando di aver trovato carne di balena e di delfino in alimenti per cani in vendita in Giappone.

Secondo il Wwf, ogni anno circa 300 mila tra balene, delfini e pinnipedi muoiono in gran parte a causa delle catture accidentali con le grandi reti da pesca.



ATS

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