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Gli ispettori sono tornati al lavoro il 27 novembre scorsoI siti ispezionati dagli esperti Onu

28.03.03 - 11:25
In 11 settimane di lavoro realizzate oltre 400 ispezioni
I siti ispezionati dagli esperti Onu
In 11 settimane di lavoro realizzate oltre 400 ispezioni

Baghdad, 20 mar. (Adnkronos) - Gli esperti internazionali per il disarmo dell'Iraq sono tornati al lavoro il 27 novembre scorso. A quella data, le squadre di ispettori erano formate da 11 esperti dell'Unmovic (United Nations Monitoring, Verification and Inspection Commission) guidata da Hans Blix, responsabile per il monitoraggio sulle armi chimiche e biologiche e sei dell'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, guidata da Mohammed El Baradei, responsabile per il controllo sulle armi nucleari. Il primo gruppo di ispettori aveva raggiunto l'Iraq esattamente quattro anni dopo la partenza dei loro predecessori, nel 1998. In 11 settimane di lavoro, gli esperti hanno realizzato oltre 400 ispezioni.

I controlli sono ripresi con la visita alla fabbrica statale di Al Tahadi, che produce pompe ad acqua ed impastatrici di cemento, situata pochi chilometri ad est di Baghdad e gia' nel mirino degli ispettori negli anni novanta, e un impianto a sudovest della capitale gestito dai militari.

28 novembre: visitato l'impianto di Al-Dawrah, dove si producono vaccini animali e dove l'intelligence britannica ritiene si sviluppi antrace. Gli esperti ispezionano il complesso di Al-Nasr, a nord di Baghdad, gestito dal ministero dell'Industria.

30 novembre: tre ore di ispezioni nella base militare di Balad, a nord di Baghdad, forse nel tentativo di trovare tracce di atropina, sostanza usata per contrastare gli effetti dei gas nervini, che l'Iraq e' accusato di aver sviluppato.

1 dicembre: gli ispettori visitano un campo di aviazione a nord della capitale, a Khan Bani Sa'ad, un tempo usato come base per i velivoli che spargono pesticidi sui campi coltivati.

2 dicembre: quattro i siti visitati a sorpresa. Tra questi, la fabbrica di Al Karama, nel quartiere centrale di Wazioriya, a Baghdad. Nello stabilimento venivano prodotti i sistemi di guida e controllo per missili Scud nella loro versione modificata, gli al Hussein, missili a medio raggio proibiti dalle risoluzioni sul disarmo che impongono lo smantellamento, oltre che delle armi di distruzione di massa, anche dei missili con gitatta superiore a 150 chilometri. Gli esperti dell'Aiea visitano tre fabbriche di alcol a Dyala.

4 dicembre: Gli ispettori si presentano per un controllo a sorpresa in uno dei palazzi presidenziali, quello di Al Sojoud, nel distretto di Karkh, nel centro della capitale. Anche le visite nei palazzi di Saddam - una delle questioni relative alle ispezioni da sempre piu' contrastata - possono avvenire, cosi' stabiliscono le ultime risoluzioni sull'Iraq, che rendono piu' drastico il regime delle ispezioni, senza preavviso. Il Palazzo viene visitato da esperti Unmovic e Aiea.

7 dicembre: dopo la pausa per la festivita' di Eid al-Fitr, che segna la fine del mese del Ramadan, gli ispettori si recano nei depositi per l'immagazzinamento di uranio nei pressi del maggiore centro di ricerca nucleare iracheno, quello di al-Tuwaitha, situato a sudest di Baghdad, e nella sede della Societa' generale per le industrie meccaniche a Iskandariya, dove in passato si producevano munizioni per armi chimiche o biologiche. Baghdad consegna all'Onu il suo imponente rapporto sulle armi di cui dispone il regime.

8 dicembre: ispezionata una fabbrica di pesticidi, la Fallujah 3, circa 120 chilometri da Baghdad. Al loro arrivo nel complesso, dove in passato sarebbero state sviluppate armi chimiche e biologiche, gli esperti indossano tute speciali. Gli ispettori dell'Aiea visitano intanto l'Istituto statale geologico e minerario di Baghdad, con particolare attenzione ai laboratori chimici e ad una picola unita' pilota per la lavorazione dell'uranio. Il complesso era stato ispezionato nel 1998.

9 dicembre: nuova visita, a cinque giorni dalla prima, nel complesso nucleare di al Tuwaitha. Un'altra squadra si dirige ad ovest della capitale, per ispezionare l'impianto di Falluja II, per la produzione di cloro, che si teme possa essere usato per la produzione di armi chimiche.

10 dicembre: ispezionati 13 siti. Tra questi il complesso nucleare di al-Tuwaitha, visitato per la terza volta, una fabbrica di vaccini animali, la Compagnia generale dell'industria chimica al Furat, il centro di ricerche Ibn-al Haitam, un centro di addestramento militare.

11 dicembre: Visite a sorpresa in almeno otto siti, uno dei quali figura nella Dichiarazione appena consegnata da Baghdad all'Onu: ''un'unita' per il deposito strategico'', sito gestito dall'impresa di stato Karamah a Taji. Il sito e' stato inserito nella sezione armi biologiche della Dichiarazione irachena.

12 dicembre: Un gruppo di ispettori visita un sito per test missilistici ad ovest della capitale, mentre i membri del team Aiea continuano l'ispezione ad al Tuwaitha, complesso formato da oltre un centinaio di edifici, molti dei quali distrutti durante i bombardamenti del 1991.

13 dicembre: Pochi chilometri a nord di Baghdad, gli ispettori entrano negli edifici che ospitano la societa' Ibn al-Haithem, che i funzionari iracheni descrivono semplicemente come un complesso industriale militare.

14 dicembre: gli esperti internazionali tornano nel laboratorio per lo studio delle malattie infettive trovato chiuso il giorno precedente. Gli ispettori dell'Aiea visitano per la quarta volta il centro di al-Tuwaitha, dove sono immagazzinate 1,8 tonnellate di uranio. Ispezionata anche una fabbrica per componenti di missili Scud, situata poche decine di chilometri a nord di Baghdad.

15 dicembre: gli uomini dell'Onu si presentano allo stabilimento di Al Mutasim, un impianto per la costruzione di missili situato a sud di Baghdad. Il sito era stato indicato dalla Cia come uno dei possibili luoghi riconvertiti per fabbricare armi chimiche e biologiche. Ispezionato anche per il secondo giorno consecutivo il complesso missilistico di Al-Nasr e l'impianto di Um al-Maarek, visitato dagli uomini dell'Aiea.

16 dicembre: nuova visita a Al-Tuwaitha e nel complesso industriale Hatteen a sud della capitale. Altre squadre sono impegnate nelle ispezioni di un'industria elettronica a Baghdad e dell'istituto di biotecnologia dell'universita' della capitale. Gli esperti visitano anche l'impianto di Qa'qaa, uno dei siti coinvolti nel progetto per la messa a punto di un ordigno nucleare prima che le squadre dell'Onu smantellassero il programma nucleare iracheno dopo il 1991.

17 dicembre: controllati diversi laboratori dell'universita' di Baghdad, nei dipartimenti medico e biotecnologico.

18 dicembre: sei i siti ispezionati: l'Universita' Mosul e la Diga Saddam a Mosul, l'istituto specialistico per le industrie ingegneristiche, un impianto per la bonifica delle acque, l'impresa Al-Fidaa Co. ed una fabbrica di vernici, tutte nella zona di Baghdad.

19 dicembre: Quattro i siti ispezionati. Tra questi, un impianto industriale militare nella regione di Taji, un deposito alimentare a nord di Baghdad che gli americani sospettano nasconda un impianto per armi biologiche ed un laboratorio per lo sviluppo di pesticidi a al-Tarik, ad ovest della capitale.

20 dicembre: ancora una visita nel complesso nucleare di Al-Tuwaitha, pochi chilometri a sud di Baghdad, gia' piu' volte controllato dagli ispettori negli anni tra il 1991 ed il 1998.

21 dicembre: quarta visita degli ispettori al complesso di al-Qa'qaa, dove gli scienziati iracheni hanno lavorato alla costruzione di un ordigno nucleare prima della guerra del Golfo. Ispezioni anche nella fabbrica farmaceutica Samara, nella fabbrica di missili Al Samood, e nell'industria chimica Al Furat.

22 dicembre: visita al Centro Al Battanee, coinvolto in ricerche spaziali e che avrebbe contribuito alla messa a punto dei sistemi guida e controllo per i nuovi missili Al-Samoud.

23 dicembre: gli ispettori visitano un impianto bombardato nel 1991 dagli alleati, che sostengono nasconda un laboratorio per lo sviluppo di armi biologiche. Gli iracheni insistono nel sostenere che si tratta di una fabbrica di latte artificiale per bambini.

24 dicembre: ispezionato il dipartimento di Medicina veterinaria all'Universita' di Baghdad e cinque siti dentro ed intorno alla capitale legati alla produzione di armi. Tra questi la Hateen, complesso di fabbriche a sud di Baghdad che produce munizioni per artiglieria.

25 dicembre: ispezionato il complesso di al-Taji, che secondo l'Aiea e' legato allo sviluppo di un programma nucleare da parte irachena e l'impianto Ibn-Al Haitham, indicato in un dossier britannico sull'Iraq come un sito per la produzione di armi chimiche.

26 dicembre: ispezione nella sede dell'Universita' Tecnologica, con particolare attenzione ai dipartimenti di chimica, ingegneria, e informatica.

28 dicembre: le autorita' irachene accolgono la richiesta delle Nazioni Unite e consegnano agli ispettori una lista di oltre 500 scienziati coinvolti nei programmi nucleari, chimici, biologici e missilistici. il nuovo regime di ispezioni approvato dall'organismo internazionale prevede per gli esperti dell'Unmovic e dell'Aiea la possibilita' di intervistare gli scienziati in privato.

29 dicembre: gli ispettori trascorrono tre ore al dipartimento dogane alla ricerca di documenti che dimostrino l'esistenza di programma di armamenti. Visitate anche due fabbriche nella capitale: la Eyz Co. che produce materiale elettronico e la Salam, che produce materiale per le comunicazioni destinato ad uso civile e militare.

30 dicembre: ispezionati almeno sei siti, tre dei quali gia' controllati in precedenza. Tra questi, il Laboratorio centrale di Sanita', a Baghdad, e la fabbrica missilistica Al Samood.

31 dicembre: otto i siti presi di mira, tutti sospettati di essere coinvolti nel programma di armamenti proibiti del paese. Tra questi, un'impresa di ingegneristica di proprieta' della Corporazione militare industriale, un impianto chimico gestito dai militari, un centro di ricerche petrolifere, una fabbrica di materiale elettronico ed un centro di ricerche mediche.

1 gennaio 2003: visita a sorpresa in una fabbrica di birra ed in un impianto per l'imbottigliamento della 7UP. Ispezionata anche la societa' al-Magd, specializzata in riparazioni di mezzi di trasporto pesanti ed il laboratorio di Al-Harith, specializzato in lavori di manutenzione sui sistemi missilistici SA-2, SA-3 e SA-6.

2 gennaio: gli ispettori visitano cinque siti intorno a Baghdad, tra cui un impianto chimico, un'impresa che lavora sui propellenti per missili ed un deposito dell'aeronautica.

3 gennaio: nuova visita all'impianto di Al-Mamoun, a sudovest di Baghdad, che produce propellenti per missili e alla fabbrica chimica di Al Basil, alle porte della capitale. Ispezionato anche un sito dove si effettuano esperimenti su armi chimiche, nel deserto ad ovest di Baghdad.

4 gennaio: gli ispettori aprono una base nel nord dell'Iraq: l'ufficio provvisorio e' situato a Mosul. Ispezionati tre siti dentro ed intorno alla capitale, tra cui una fabbrica di alcol, Al-Khalis, e l'impianto di Al-Mamoun, che fabbrica propellenti per missili, oltre alla Facolta' di Agricoltura a Bassora, nel sud del paese.

5 gennaio: visitato l'ospedale Ibn Sina vicino Mosul. Gli esperti ispezionano anche cinque siti nella zona della capitale e a Bassora: il Centro di ricerche spaziali e di sviluppo, il Dipartimento delle scienze marine della facolta' di scienze dell'universita' di Bassora, e tre impianti nella capitale, l'ospedale militare Al-Rasheed, la societa' ''Sette aprile'' e l'industria chimica Al-Basil.

6 gennaio: accusati da Saddam Hussein in televisione di spionaggio, gli ispettori si difendono dalle accuse. Ispezionati sei siti, tra cui una fabbrica che produce missili al-Samood, un impianto che produce piccoli razzi e due impianti per la depurazione delle acque. Prima visita nel ''Centro Saddam per la ricerca sul cancro e nel cementificio di Kubeisa.

7 gennaio: per la prima volta da quando sono tornati in Iraq, gli ispettori usano gli elicotteri, a bordo dei quali sorvolano il deserto.

8 gennaio: visitati otto siti, tra cui tre cementifici ed una fabbrica per la produzione di combustibile solido per i missili, tutti a sud di Baghdad. Visita nella scuola di medicina dell'Universita' Saddam della capitale, in un'industria farmaceutica a Mosul ed in un laboratorio di manutenzione del Ministero per l'Irrigazione.

9 gennaio: tra i siti visitati, la al-Raya, societa' che conduce ricerche per conto delle industrie della plastica e del metallo a nord di Baghdad, la al-Meelad, societa' che si occupa di ricerca elettronica ed un laboratorio veterinario. Hans Blix e Mohamed el Baradei riferiscono in Consiglio di sicurezza sul rapporto consegnato dalle autorita' irachene il 7 dicembre. Un documento del quale non si dicono molto soddisfatti. I due ispettori riferiscono di non aver trovato finora in Iraq alcuna prova dell'esistenza di armi di distruzione di massa.

10 gennaio: indossando speciali tute e maschere protettive, gli ispettori perquisiscono un'industria farmaceutica e due esercizi commerciali che vendono generi alimentari e materiali elettrici ed edili a Baghdad. Terza visita nella fabbrica di propellente di Al-mamoun, a sud di Baghdad.

11 gennaio: all'indomani del dispiegamento di altri 35mila militari americani nel Golfo, gli esperti tornano nel complesso militare Ibn Sina a Tarmiya, a nord della capitale, dove gli scienziati iracheni tentarono negli anni Ottanta di arricchire l'uranio per costruire una bomba nucleare.

12 gennaio: ispezionato l'impianto missilistico di Al Mutasim, ad ovest di Baghdad, dove vengono assemblati i missili Ababil e Al Fath. Visita in due facolta' dell'universita' di Baghdad, Medicina e Famacologia, e in un impianto a nord di Baghdad di proprieta' dell'industria militare.

13 gennaio: l'Aiea afferma che per completare le ispezioni ci vorra' almeno un anno. Ispezioni nell'universita' tecnologica di Baghdad ed in due facolta' scientifiche.

14 gennaio: nuove ispezioni in seguito alla consegna da parte americana e britannica di altro materiale di intelligence. Ispezioni in un impianto missilistico ed in un deposito militare. Controllata anche una sede del gruppo di oppposizione iraniana in esilio Mujahedin del popolo.

15 gennaio: ispezioni nel Palazzo presidenziale Al-Jamhoury, nel centro di Baghdad. Nel Palazzo si trova l'ufficio principale di Saddam.

16 gennaio: prime ispezioni a sorpresa all'interno di abitazioni private. Gli esperti ascoltano due scienziati. Scoperte, in un deposito di munizioni 120 chilometri a sud di Baghdad, 11 testate chimiche vuote.

17 gennaio: Blix e el Baradei informano il presidente francese Jacques Chirac del lavoro fin qui svolto dalle squadre che operano sotto il loro comando ed esortano Baghdad a dimostrare che non possiede piu' armi chimiche e biologiche. Esperti in armi chimiche ispezionano gli impianti di Fallujah 1 e Fallujah 2, a nordovest di Baghdad. Esperti di armi biologiche si recano nell'impianto di Al Saweira, a sud della capitale.

18 gennaio: ispezionati depositi per generi alimentari del Ministero per il commercio di Baghdad e due camion frigorifero. Gli ispettori cercano unita' mobili per la messa a punto di armi biologiche.

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