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ZIMBAWEUccide il leone simbolo dello Zimbawe, non era il suo primo tentativo

29.07.15 - 09:25
Ricercato un ricco dentista americano, rischia 15 anni di carcere
Uccide il leone simbolo dello Zimbawe, non era il suo primo tentativo
Ricercato un ricco dentista americano, rischia 15 anni di carcere

HARARE - Un dentista americano ha innescato un'enorme polemica sulle pratiche di caccia in Africa. Come? Decapitando la più grande stella del Parco nazionale Hwange, in Zimbabwe. Walter Palmer, di Minneapolis, in Minnesota, avrebbe pagato 50.000 dollari per poter andare a caccia del nobile animale. Ad averlo identificato sono sia la Zimbabwe Conservation Task Force (ZCTF) sia la Safari Operators Association of Zimbabwe (SOAZ), e la polizia ha confermato.

Il presidente di SOAZ, Emmanuel Fundira, martedì in una conferenza stampa ha spiegato che al momento non si sa dove si trovi l’uomo, accusato formalmente di bracconaggio. Un portavoce del dentista, secondo il quotidiano britannico Telegraph, non ha smentito l’uccisione: "Per quel che ne so, Walter crede che potrebbe avere ucciso il leone chiamato Cecil".

Chi era Cecil? Era "solo" un simbolo nazionale, famoso per la sua meravigliosa criniera nera. L’americano, che si dice a favore della caccia etica, lo avrebbe attirato fuori dall’area protetta con un’esca - una carcassa legata all’automobile -, lo avrebbe ferito con una freccia e, 40 ore dopo, lo avrebbe finito a colpi di pistola per poi scuoiarlo e decapitarlo eliminando il collare segnaletico.

Non era la prima volta - "Secondo le nostre informazioni, sembra che abbia già commesso reati simili altrove", sottolinea Fundira. "Molte persone vengono da lontano per ammirare la nostra fauna selvatica, è ovvio che la perdita di Cecil sia un disastro". Il leone, ha poi aggiunto, era "quasi addomesticato". Palmer era finito sul New York Times nel 2008 per aver ucciso un orso in Wisconsin, mentendo poi alle autorità sul luogo del reale abbattimento, avvenuto in una riserva.

Ricercato dalla polizia - "Abbiamo arrestato due persone e cerchiamo Palmer per il caso" di Cecil, ha spiegato Charity Charamba, portavoce della polizia. Gli arrestati sono un cacciatore professionista, Theo Bronkhorst, e Ernest Mpofu, proprietario della fattoria dove è stata trovata la carcassa del leone e figlio del ministro dei Trasporti del Paese. Nonostante il territorio fosse fuori dal parco nazionale, infatti, Mpofu non aveva una licenza di caccia. In caso di condanna i due arrestati e Palmer rischiano fino a 15 anni di carcere.

Chiusi gli account sui social - Il cacciatore/dentista, intanto, ha chiuso i suoi account Facebook e Twitter dopo essere stato travolto dagli attacchi del popolo della rete. Palmer, arciere piuttosto famoso negli Stati Uniti, è membro del Pope&Young Club che tiene i record per il tiro con l’arco negli Stati Uniti e che si vanta di essere "tra i migliori organizzatori per la caccia con l’arco e per la conservazione dell’ambiente", oltre che per la sua "caccia etica". Nel 2009 il New York Times scriveva così del dentista americano: "capace di trapassare una carta da gioco da 100 yard" (oltre 90 metri) e "ha imparato a tirare a 5 anni".

L'atto efferato - In Zimbabwe, la caccia è consentita solo in riserve private, e non nei parchi nazionali come l'Hwange, che ospita 50.000 visitatori, di cui 23.000 stranieri, ogni anno. Secondo l'ONG ZCTF, il leone è stato portato fuori del parco per poi essere inseguito e infine ucciso. I cacciatori hanno tentato invano di nascondere il trasmettitore GPS installato sul collare del leone come parte di un programma di ricerca dell'Università di Oxford. Cecil è stato poi smembrato e decapitato.

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