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APPLETestato per voi: l'ultraleggero trova il suo perché

05.01.11 - 14:45
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Testato per voi: l'ultraleggero trova il suo perché

LUGANO - Se è vero che “anche l’occhio vuole la sua parte”, l’ultraleggero della Apple, il MacBookAir da 11 pollici, è pronto a soddisfare anche le cornee più esigenti. L’errore commesso con l’antenna dell’iPhone4, causato in gran parte dalla volontà di creare un prodotto bello prima ancora che ottimo (che rimane comunque di altissimo livello e da molti addetti ai lavori è considerato comunque il miglior smartphone in commercio) è una spina che rimarrà conficcata nel fianco della Apple per ancora molto tempo. A cercare di estirparla è però ora giunto l’anello di collegamento tra il mondo tablet ed i notebook.

Non è un netbook - Un anno fa, presentando l’iPad, Steve Jobs, CEO della Apple, aveva precisato che la tavoletta della mela non era un netbook (da lui poco velatamente disprezzati). Bisogna quindi fare una seconda precisazione: il MacBookAir non è un netbook. Se le dimensioni, soprattutto nella versione da 11 pollici e 1,06 kg di peso, potrebbero trarre in inganno, a dissipare ogni dubbio ci pensano l’hardware e il software. Se avete dimestichezza con altri computer di Cupertino vi renderete conto di non dover scendere a compromessi per utilizzare questa nuova famiglia di computer portatili. Apple offre quattro configurazioni standard: due per ogni dimensione dello schermo con potenza del processore e dimensioni della memoria flash crescenti.

“Bello, ma...” - La prima generazione di Air non ha mai convinto pienamente il pubblico che sembrava etichettarlo come “bello, ma...”, tant’è che hanno faticato a lasciare gli scaffali dei negozi molto più di quanto si attendessero Jobs e soci. A prima vista anche questa famiglia di MacBookAir potrebbe incorrere nello stesso sbaglio. Come i primi, anche questi sono privi di un lettore ottico (è possibile collegarne uno esterno) ed inoltre hanno completato la totale sostituzione dell’hard disk classico con delle memorie flash (molto simili alle memorie delle macchine fotografiche), ma che sono meno capienti rispetto ai classici hard disk. Scelte dettate non da capricci di stile, ma dalla necessità di produrre un computer portatile che fosse al contempo leggero, veloce, dai consumi ridotti e che permetta di lavorare come se ci si trovasse a casa o in ufficio.

Rispetto ad altri portatili, anche di casa Apple, la potenza di calcolo di questi nuovi prodotti è oggettivamente inferiore (la Asus ha presentato ieri, alla fiera dell’elettronica di Las Vegas, un suo tablet equipaggiato con un processore Core i-5). La velocità di un computer però non dipende unicamente dalla velocità del suo processore, ma dall’integrazione dei suoi componenti hardware, ed in questo gli ingegneri di Cupertino hanno visto bene decidendo di insistere con le memorie flash (già inserite nel modello precedente), molto più rapide rispetto agli hard disk classici. Il risultato è un computer estremamente portatile la cui durata della batteria cresce dalle 5 ore del modello di base fino alle 7 ore del modello di punta. Il tutto garantendo una qualità di utilizzo, e di lavoro, di primissimo livello.  Le memorie solide hanno reso così veloce l’accensione (e lo spegnimento) che non ha quasi più senso chiuderlo senza spegnerlo quando hai finito di lavorare. Anche un software imperfetto come iPhoto, che con librerie fotografiche molto grandi diventa lento (soprattutto se le foto sono archiviate in un HD esterno), gira senza problemi al punto che creare un album è realmente piacevole e veloce. Se vi trovate in viaggio e volete vedere un film senza dover ricorrere al lettore ottico esterno che elimina tutti i vantaggi legati alle dimensioni ed al peso ridotto del portatile, potete sempre sperare di trovarlo nel negozio online di iTunes. E come fare con i software? Effettivamente installare un nuovo programma può essere difficile senza un lettore esterno. Il problema però ha le ore contate dato che domani verrà inaugurato il nuovo Mac App Store, ossia il negozio online delle applicazioni, scusate, dei programmi per Mac. Per coloro che già conoscono l’AppStore per iPhone, iPad e affini il funzionamento è intuitivo. Collegandovi al negozio online potrete sfogliare tra i molti software esistenti e, con un semplice click, acquistarlo e scaricarlo direttamente nel vostro disco duro.

Ottimo, ma non per tutti - Per oltre due settimane abbiamo utilizzato il modello da 11 pollici ed i punti a suo favore sono sembrati molti. Occorre però fare una precisazione importante. I MacBookAir sono a nostro avviso un ottimo prodotto per il mondo business. Questo perché le dimensioni li rendono estremamente comodi se siete costretti a viaggiare per lavoro o per studio. Se invece vi serve un computer da usare prevalentemente a casa esistono alternative, non solo in casa Apple, che possono offrirvi a costi simili, prestazioni superiori. I MacBookAir sono in sostanza degli ottimi secondi computer, fatti per la mobilità senza eccessivi compromessi e che più di ogni altro Mac saprà trarre beneficio dall'apertura Mac App Store prevista per domani. A quel punto l'assenza di un lettore ottico non sarà più un problema.

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