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GINEVRAProstitute vietate per gli impiegati dell'Onu

27.04.18 - 15:36
L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha ribadito oggi che gli impiegati che dovessero far capo ai servizi di una prostituta rischiano il licenziamento
Prostitute vietate per gli impiegati dell'Onu
L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha ribadito oggi che gli impiegati che dovessero far capo ai servizi di una prostituta rischiano il licenziamento

GINEVRA - Un dipendente dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) che dovesse far capo ai servizi di una prostituta a Ginevra rischia il licenziamento. L'Agenzia specializzata nella gestione dei rifugiati ha ribadito le regole interne, anteriori alla vicenda Weinstein, con lo scopo di rafforzare la lotta agli abusi e alle molestie sessuali nel mondo intero.

Questo tipo di comportamenti è contrario «ai valori e alle regole» dell'Onu, ha dichiarato in una conferenza stampa a Ginevra il responsabile degli affari giuridici dell'UNHCR Lance Bartholomeusz. Il confermato codice di condotta prevede che «qualsiasi relazione sessuale rimunerata è vietata, compresa la prostituzione».

La piaga degli abusi e delle molestie sessuali, salita alla ribalta della cronaca in seguito allo scandalo del produttore cinematografico statunitense Harvey Weinstein, ha riempito le prime pagine dei giornali pure per varie rivelazioni relative a organizzazioni non governative come la britannica Oxfam, ma anche il Comitato internazionale della Croce Rossa e la stessa Onu.

Nel suo codice l'UNHCR distingue i casi di sfruttamento e di molestia sessuale. I primi riguardano il comportamento del suo personale e di quello del migliaio di organizzazioni partner nei confronti dei beneficiari dell'aiuto e delle popolazioni locali. I secondi concernono il personale della stessa UNHCR.

La maggior parte delle 16'000 persone che operano in un modo o nell'altro per l'Agenzia hanno e difendono solidi valori, «ma ci sono eccezioni e anche un solo caso è un caso di troppo», ha affermato la signora Kelly Clements, Alto commissario aggiunto all'UNHCR.

La vicenda Weinstein ha fatto sì che le rivelazioni di maltrattamenti dentro l'UNHCR siano aumentate. Nel 2017 le accuse di sfruttamento sessuale sono state 39 (contro tredici nel 2016), in misura del 50% contro personale dell'Agenzia e dell'altra metà contro membri delle organizzazioni partner. Gli episodi di molestie sessuali denunciati all'interno dell'Agenzia sono stati 18, il triplo rispetto all'anno precedente.

Lo scorso anno tre casi di sfruttamento sono stati verificati. Un dipendente incriminato è stato congedato, un contratto non è stato rinnovato e le indagini relative a un'altra vicenda sono in corso. Due casi di molestie sono sfociati in altrettanti licenziamenti. Sono pure state sistematicamente avviate le relative inchieste penali.

Oltre al codice interno, l'UNHCR ha tra l'altro potenziato il dispositivo di prevenzione, in particolare con 320 addetti; rafforzato la protezione dei whistleblower; ed esteso il sostegno alle vittime.

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