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RUSSIAGiornalista accusa deputato della Duma di molestie sessuali

07.03.18 - 12:31
Farida Rustamova della Bbc, è la quarta a puntare il dito contro Leonid Slutsky, capo della commissione affari esteri della Duma
Giornalista accusa deputato della Duma di molestie sessuali
Farida Rustamova della Bbc, è la quarta a puntare il dito contro Leonid Slutsky, capo della commissione affari esteri della Duma

MOSCA - Farida Rustamova, giornalista del servizio russo della BBC, ha accusato pubblicamente Leonid Slutsky, capo della commissione affari esteri della Duma ed eletto con i liberaldemocratici, di molestie sessuali.

Con la denuncia di Rustamova salgono a quattro le reporter che, apertamente o in modo anonimo, hanno puntato il dito contro Slutsky per i suoi comportamenti inappropriati. Questa volta però BBC Russia ha fatto sapere di avere un audio che conferma le accuse di Rustamova.

Le molestie, infatti, sono avvenute nel marzo del 2017 nel corso di un'intervista presso l'ufficio di Slutsky; in quell'occasione, secondo la reporter, il deputato le avrebbe infilato le mani sotto la gonna.

Nell'audio si sente poi Slutsky intimare alla giornalista di «piantare il suo ca**o di fidanzato» e venirlo «a trovare». «Prima lo fai e meglio è, sono veramente disposto ad aiutarti», dice il deputato stando a quanto riporta BBC Russia. Slutsky ha negato le accuse mentre Vyacheslav Volodin, il presidente della Duma, ha detto alle reporter che lavorano alla camera di «cambiare lavoro» se si sentono a rischio.

«Molestie sessuali? Cambiate mestiere» - «Se per le giornaliste è difficile lavorare alla Duma, è meglio che cambiano mestiere»: così il presidente della Duma Viaceslav Volodin ha commentato le accuse di molestie sessuali rivolte da diverse reporter al potente presidente della Commissione Esteri della Duma, Leonid Slutsky.

Volodin si è schierato dalla parte del deputato russo proprio facendo gli auguri per la festa della donna a un gruppo di giornaliste e ha di fatto appoggiato la tesi del parlamentare accusato secondo cui si tratterebbe di una sorta di complotto internazionale alla vigilia delle presidenziali in Russia in programma il 18 marzo.

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