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UN DISCO PER L'ESTATE«Köbi: furbizia e intelligenza. Ma guai a provocarlo...»

16.08.19 - 10:01
Marco Baron – compagno di squadra nel 1985-86 ad Ambrì – ha ricordato con piacere il campione Köbi Kölliker
Keystone (archivio)
«Köbi: furbizia e intelligenza. Ma guai a provocarlo...»
Marco Baron – compagno di squadra nel 1985-86 ad Ambrì – ha ricordato con piacere il campione Köbi Kölliker

AMBRÌ - «Un giocatore estremamente furbo», così Marco Baron ha descritto il leggendario Köbi Kolliker. I due furono compagni di squadra nell'Ambrì targato 1985-86. Sì perché quella leventinese fu una delle due maglie con cui l'oggi 66enne “insegnava” hockey a compagni e avversari. L'altra fu quella della sua città: Bienne. La sua grande personalità, oltre alle sue enormi doti tecniche, lo portarono ad essere il capitano della nazionale per diversi anni, il perno e il punto di riferimento dei rossocrociati. Insomma una carriera di cui andare fieri...

«Era una persona molto positiva – le parole di Baron – In pista giocava per la squadra e osava tanto. Nel suo gioco metteva molta tranquillità e furbizia. Era un giocatore estremamente intelligente e, non per questo, era diventato un leader anche della nazionale. Il pattinaggio era forse l'unico punto debole che aveva». 

Un giocatore con una tecnica di bastone sopraffina... «Esattamente. Non usava il fisico, ma torno a ripetere che era estremamente furbo. Quando un giocatore avversario gli dava un colpo che Köbi non gradiva, prima o poi in un modo o nell'altro doveva aspettarsi la vendetta. E questa arrivava sempre senza farsi notare dall'arbitro...». 

Poi un aneddoto... «Mi ricordo che nel primo gol che avevo subito nel primo derby contro il Lugano c'era lui sul ghiaccio. Johansson ed Eberle erano riusciti a segnare, superando dapprima Köbi in 2c1 e poi il sottoscritto tra i pali».

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COMMENTI
 

Arciere 4 anni fa su tio
Rispondo in blocco ai miei attaccanti: no, nessuno mi obbliga a leggere, in effetti; ma ritengo di aver diritto a uno sguardo critico su un sito che frequento giornalmente, che il contenuto mi interessi o no. Nel 1985-86 chi seguiva l'hockey aveva diciamo 16-17 anni alla meglio, significa over 50 oggi. Chi altro se ne frega di Trudel, Kölliker e compagnia e di aneddoti su una camera a Sursee e altre cavolate che interessano magari tredici vecchietti su in val Bedretto? Trovo che una tale povertà di idee e un tale provincialismo da parte di Tio faccia pena, tutto qui.

Arciere 4 anni fa su tio
E ci risiamo! Ieri e l'altro due articoli su Trudel. Oggi, come 3 giorni fa, seconda portata su questo Köbi. 1985-86... Ma Tio, dove vai? Proprio nessun'altra idea per tappare i buchi estivi?

Bibo 4 anni fa su tio
Risposta a Arciere
Fai così tanta fatica a non leggerli? ;-)

Blobloblo 4 anni fa su tio
Risposta a Arciere
Ti svegli adesso??? È dall’inizio dell’estate che pubblicano 2 articoli di fila su un determinato argomento del passato... un disco per l’estate si chiama la rubrica... e poi appunto, fai così fatica a non leggerli??? Chissà quanti altri articoli del sito ci sono che non interessano a tutti...vuoi commentare anche quelli??? Se qualcosa non interessa a te non vuol dire che non interessa ad altri, sveglione!

SSG 4 anni fa su tio
Risposta a Arciere
innanzitutto non sei obbligato a leggere questi articoli, ma vedo che hai anche il tempo di commentarli… L'hockey è molto seguito in Ticino grazie ad Ambrì e Lugano. E gli appassionati di hockey (non pochi) ricordano con piacere i grandi campioni indipendentemente dalla squadra di appartenenza.

Zarco 4 anni fa su tio
Risposta a Arciere
Chi ti obbliga a leggere ?la moglie...
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