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UN DISCO PER L'ESTATE«Hirschi? Grande professionista, ma i suoi frullati erano disgustosi»

25.07.19 - 07:00
Raffaele Sannitz ha raccontato qualche aneddoto riguardante l'ex difensore: «Era piacevole passare del tempo con lui e il suo atteggiamento è sempre stato apprezzato da tutti»
Tipress, archivio
«Hirschi? Grande professionista, ma i suoi frullati erano disgustosi»
Raffaele Sannitz ha raccontato qualche aneddoto riguardante l'ex difensore: «Era piacevole passare del tempo con lui e il suo atteggiamento è sempre stato apprezzato da tutti»

LUGANO - Steve Hirschi ha militato nel Lugano per ben 14 stagioni, diventando un simbolo del club: con i ticinesi il giocatore ha totalizzato 177 punti in 580 match di campionato.

Con la formazione bianconera il 37enne ha vissuto moltissime avventure e ha avuto anche il merito di salire sul tetto svizzero nel 2006. Fra i compagni di innumerevoli battaglie c'è sicuramente Raffaele Sannitz, poiché i due hanno condiviso lo spogliatoio per ben tredici stagioni. «Abbiamo giocato insieme per tanti anni», è intervenuto proprio l'attaccante ticinese numero 38. «In tutto questo tempo abbiamo avuto la possibilità di conoscerci e di condividere molte emozioni. Sul ghiaccio era tosto e la sua attitudine era sempre la stessa. Fra allenamento e partita non c'era infatti molta differenza: non si tirava mai indietro e non andava per il sottile. Era un giocatore corretto, ma entrava sempre in maniera dura su tutti».

E fuori dal ghiaccio? «In generale Steve è un personaggio semplice,  tranquillo, riservato, non ha mai avuto eccessi e si è sempre comportato da grande professionista. Era piacevole passare del tempo con lui e il suo atteggiamento è sempre stato apprezzato da tutti. Si dava un gran da fare e mi ricordo che quando è arrivato in Ticino, al contrario di tanti altri colleghi, ha subito cercato di imparare l'italiano per integrarsi al meglio. E adesso è un ticinese a tutti gli effetti». 

Raccontaci un aneddoto... «Mi ricordo che mangiava tantissimo e che nel corso degli anni ha spesso seguito delle abitudini alimentari particolari, a causa di alcune intolleranze e allergie di cui soffriva. In spogliatoio aveva un "mixer" personale e dopo ogni allenamento si preparava dei frullati proteici a base di alghe. Devo ammettere che ero disgustato soltanto a guardarli: avevano un aspetto davvero sgradevole e non ero l'unico a pensarla così. Lui però diceva che in quel modo stava meglio e noi dovevamo quindi sorbirci i suoi... “cocktail” (ride, ndr)».

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