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LUGANOPoestate 2018, «magnifica edizione»

04.06.18 - 20:56
Armida Demarta, fondatrice e direttrice del Festival, traccia un bilancio della manifestazione e pensa già al prossimo anno
Tio.ch/20Minuti
Poestate 2018, «magnifica edizione»
Armida Demarta, fondatrice e direttrice del Festival, traccia un bilancio della manifestazione e pensa già al prossimo anno

LUGANO - Sabato sera si è conclusa la 22esima edizione di Poestate, il festival letterario principe della primavera-estate luganese. Quattro serate ricche di ospiti ed eventi, disturbate solo parzialmente dal maltempo e che hanno attirato un folto pubblico nel patio di Palazzo Civico.

Armida Demarta, fondatrice e direttrice del Festival, traccia un bilancio della manifestazione.

Armida, come è andata l'edizione appena conclusa di Poestate?  

«Magnifica edizione. Come ogni anno, da due decenni in costante crescita, l'architettura progettuale di Poestate è una forza culturale straordinaria, fatta di intrecci ai vari livelli, con espressioni diverse, in un plurale divenire "no club", andando così ben oltre la chiusura e il discriminante sistema "club" che con la sua ormai ben nota pessima politica culturale sta creando un danno enorme alla progettualità globale culturale del Cantone Ticino. E non solo in ambito culturale, così purtroppo in tutti i settori contaminati e inquinati da questo sistema».

Quale è stato l'intervento che ti è piaciuto di più?

«Mi è piaciuta tutta l'edizione nel suo insieme di "fluxus" (ovvero flussi di parola e di eventi, il tema di Poestate 2018 ndr)...».

E quello che ti ha sorpreso maggiormente?  

«Idem come sopra. L'assemblaggio di voci e omaggi ai diversi livelli ha creato una sorprendente forza e una dinamica tale da far emergere ancora di più la caratteristica "poestatiana" con la sua progettualità unica e forte. L'imponente storiografia cresce di anno in anno con una forza culturale progettuale che fa di Poestate un progetto unico nel suo genere e di successo».

Com'è andata la collaborazione con il Pride?

«Benissimo. Quando la città ha pianificato il Pride durante la settimana di Poestate, ho pensato di fare una collaborazione con loro, e così ci siamo messi al lavoro. Un successone di serata».

Stai già pensando all'edizione 2019?

«Certamente! Anche se il festival cresce ma il budget no (perchè no club? no party!) e dunque nonostante le grandi difficoltà grazie al "club" che con la sua pessima politica culturale Poestate va avanti e sarà un'altra magnifica edizione».

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