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COMMERCIO AL DETTAGLIOAcquisti all'estero, piu' 25% nel 2012

09.01.13 - 12:34
Meta' degli acquisti degli svizzeri all'estero fatti in Germania
Foto d'archivio (Keystone)
Acquisti all'estero, piu' 25% nel 2012
Meta' degli acquisti degli svizzeri all'estero fatti in Germania

ZURIGO - Nel commercio svizzero al dettaglio la considerevole erosione dei prezzi verificatasi negli ultimi tempi sta per terminare, secondo il Credit Suisse, che ha pubblicato uno studio in merito in collaborazione con la società di consulenza Fuhrer & Hotz. Per quest'anno gli esperti della banca pronosticano solo un leggero calo.

Nel rapporto si rileva d'altro canto che tramite il turismo degli acquisti nel 2012 sono affluiti all'estero dai 5 ai 6 miliardi di franchi, un dato in crescita del 25% da un anno all'altro.

Nel 2012 i prezzi sono scesi di oltre il 2%, stando ai risultati di un sondaggio effettuato presso 240 commercianti e fornitori. Il 62% degli intervistati si attende per il 2013 un aumento del fatturato rispetto all'anno scorso, mentre appena la metà degli intervistati prevede un incremento degli utili.

Questo dato indica, osserva la banca, che il calo dei prezzi degli ultimi anni grava sui margini. La crescita del giro d'affari dei dettaglianti, spinta dall'immigrazione, dovrebbe attestarsi all'1,5% nel 2013.

A proposito del turismo degli acquisti, il rapporto rileva che tre quarti della popolazione svizzera impiega meno di 60 minuti per raggiungere un supermercato estero. Oltre la metà della spesa al di fuori dei confini nazionali riguardava la Germania. A causa della crescita dei prezzi all'estero e del tasso di cambio stabile rispetto all'euro, quest'anno il turismo degli acquisti dovrebbe stabilizzarsi a un livello elevato, rileva il Credit Suisse.

Dal punto di vista degli orari di apertura dei negozi, il commercio al dettaglio si vede svantaggiato rispetto all'estero, osservano gli esperti. Un'analisi sistematica degli orari di apertura nelle aree di confine dimostra che durante la settimana i cantoni liberali come Zurigo riescono a reggere la concorrenza estera. Nel fine settimana, tuttavia, tutti i paesi limitrofi, ad eccezione dell'Austria, dispongono di orari di apertura più comodi.

La mozione di Filippo Lombardi, che sollecita una parziale armonizzazione degli orari di apertura dei negozi in tutta la Svizzera, trova ampio consenso nel sondaggio tra i rappresentanti del settore, scrive il Credit Suisse.

Altre iniziative politiche contro il turismo degli acquisti, in particolare la riduzione del limite per le importazioni esenti da dazio di 300 franchi svizzeri, non raccolgono altrettanti favori.

ats

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