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STATI UNITI / CINASul fotovoltaico è lotta tra Usa e Cina

29.05.12 - 07:00
L'America sanziona, Pechino risponde.
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Sul fotovoltaico è lotta tra Usa e Cina
L'America sanziona, Pechino risponde.

WASHINGTON – Dopo la decisione della scorsa settimana degli Stati Uniti di imporre dazi sul fotovoltaico made in China negli Stati Uniti, con sanzioni dal 31% al 250%, Pechino ha risposto. Il Ministero del Commercio della Cina, infatti ha dichiarato di aver ravvisato numerosi casi di violazioni delle regole internazionali del commercio da parte degli Stati Uniti, incentivi proibiti dalla Wto e distorsioni a vantaggio di produttori a stelle e strisce nel mercato delle energie rinnovabili e del fotovoltaico in particolare.

La dichiarazione segue quella a caldo del governo cinese che aveva valutato le sanzioni Usa “ingiuste”. La situazione è complessa. La Cina gode di un surplus commerciale di 295 miliardi di dollari con gli Stati Uniti, mentre molte società americane accusano quelle cinesi nel settore energia solare, come la Suntech o la Trina Power, di ricevere incentivi dal loro governo e di poter dunque proporre prezzi stracciati, che distruggono la concorrenza. In pratica concorrenza sleale, questa è l’accusa. L’anno scorso, in effetti, i prezzi dei pannelli sono scesi del 50% e quattro grandi società statunitensi del settore sono fallite non potendo reggere la concorrenze dei prezzi cinesi.

Di fronte alla risposta di Pechino, comunque, il ministero del Commercio Usa ha deciso di rivalutare la decisione, affermando che le sanzioni non sono ancora definitive. Molti analisti, infatti, temono che questa lotta non sia salutare per l’economia Usa e che possa portare a grosse perdite di posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili e soprattutto del fotovoltaico.

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