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STATI UNITIHillary, aspettando di rompere il soffitto di cristallo

08.11.16 - 21:35
La candidata democratica potrebbe essere la prima donna a diventare presidente. «Se vinco farò del mio meglio»
Hillary, aspettando di rompere il soffitto di cristallo
La candidata democratica potrebbe essere la prima donna a diventare presidente. «Se vinco farò del mio meglio»

NEW YORK - Voce ferma e pacata. Sorridente, eppure cauta. «Se vinco farò del mio meglio». Hillary Clinton, la candidata democratica alla presidenza americana, ha cominciato con accanto il marito Bill la giornata più lunga, l'election day già nella storia per aver visto una donna arrivare fin qui, sulla soglia della Casa Bianca.

Hillary e Bill hanno votato poco dopo l'apertura dei seggi a Chappaqua, la località a nord di New York dove la coppia ha la sua residenza privata. Sorrisi, strette di mano e qualche selfie con i sostenitori: un piccolo bagno di folla prima dell'attesa, tutta passata in famiglia e con i collaboratori più stretti.

È la giornata del silenzio dopo una lunga, estenuante campagna elettorale piena di colpi di scena e culminate in un rush finale tesissimo fino alla fine, per una battaglia all'ultimo voto e uno scontro con il rivale Donald Trump tra i più aspri di sempre. «Sono felice», ha detto, «sento forte la responsabilità del voto» ha ripetuto la candidata che se da una parte può contare su una recente rimonta nei sondaggi, ripone nella affluenza le sue speranze per mettere il sigillo ad una cavalcata non senza ostacoli e cadute.

«Farò il mio meglio se avrò la fortuna di vincere. Così tanta gente dimostra come oggi il voto sia importante per il futuro del Paese», ha quindi ripetuto, come a voltare già la pagina. Poi l'attesta. Con Bill è entrata in macchina diretta a Manhattan, all'Hotel Peninsula di Midtown dove ha trascorso la gran parte della giornata insieme con i familiari e la sua squadra. Protetta.

Blindata quasi, come l'intera Manhattan oggi che pullula di polizia. La città dei candidati che aspettano il verdetto delle urne a pochi metri l'uno dall'altro: il candidato repubblicano è rimasto nella sua Trump Tower, a pochi metri. A separarli soltanto un isolato sulla Quinta Strada.

Nessun altro appuntamento previsto per la candidata democratica, che non intende parlare prima di giungere al Javits Centre, il centro congressi lungo il fiume Hudson scelto dal team Clinton per aspettare la decisione degli americani. Ed è una scelta altamente simbolica, con la struttura composta per la gran parte da vetrate, compresa la copertura: è il soffitto di cristallo «il più alto e il più duro» che Hillary Clinton spera adesso di rompere.

 

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