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STATI UNITIEmail, Trump teme il colpo del ko

07.11.16 - 07:36
L'Fbi scagiona la Clinton, che va in vantaggio su Trump nello sprint finale
Email, Trump teme il colpo del ko
L'Fbi scagiona la Clinton, che va in vantaggio su Trump nello sprint finale

WASHINGTON - Scatto Hillary Clinton a 48 ore dal voto per la Casa Bianca. Tutti i sondaggi di questo weekend che precede l'Election Day vedono la candidata democratica accelerare verso il traguardo e in vantaggio nello sprint finale. Con l'impetuosa rimonta di Donald Trump che sembra aver esaurito la sua spinta.

La bomba alla vigilia del voto - Ma la vera bomba alla vigilia del voto e' la nuova lettera del numero uno dell'Fbi, James Comey, al Congresso. Una lettera in cui certifica, senza giri di parole, che l'indagine sulle email di Hillary Clinton e' chiusa. Tutte sono state esaminate, senza che sia stata trovata traccia di illeciti. Per questo - scrive Comey - non ci sara' nessuna richiesta di incriminazione dell'ex segretario di stato. "Valgono le stesse conclusioni del luglio scorso", afferma, quando l'Fbi bacchetto' Clinton per la disinvolta e imprudente gestione del suo account privato di posta elettronica ma non riscontro' reati.

Colpo durissimo per Trump - Un colpo durissimo per Trump, forse quello del ko. Mentre la candidata democratica, dopo la 'sorpresa d'ottobre' che l'aveva fatta precipitare nei sondaggi, tira un enorme sospiro di sollievo. Si dice soddisfatta e ora guarda con grande ottimismo a martedi' 8 novembre. Anche perche' nelle ultime ore a spingere la candidata democratica ci sono soprattutto gli elettori ispanici, che hanno approfittato del fine settimana per recarsi in massa alle urne per il voto anticipato. Con i dati sull'affluenza in stati chiave come la Florida o il Nevada che fanno sorridere la campagna della Clinton. Anche se finora non si e' registrato il boom del 2008 quando in gara c'era Barack Obama.

Trump rischia di pagare cara la linea del pugno duro contro l'immigrazione - Ma cio' che ai democratici importa e' che all'ultimo miglio della sua corsa Trump rischia di pagare cara la linea del pugno duro contro l'immigrazione, quella del muro con il Messico e della stretta sugli ingressi. Col Washington Post che definisce la candidatura del miliardario newyorchese "un assoluto disastro demografico" per il partito repubblicano, che negli ultimi anni aveva tentato come non mai di corteggiare il blocco degli elettori latinos. Blocco divenuto sempre più decisivo negli Usa in chiave elettorale e che già era costato la sconfitta a Mitt Romney nel 2012.

Risultato ancora in bilico - Ma sono ancora una decina gli stati che i sondaggi danno in bilico, dove tra i due candidati ci sono meno di 5 punti di differenza, e in alcuni c'è ancora un testa a testa. E' qui che in queste ore si svolge una vera e propria caccia all'ultimo voto, dalla Florida all'Ohio, dalla Pennsylvania alla North Carolina. Vincere uno di questi stati vuol dire acquisire una dote di grandi elettori che può rivelarsi determinante per raggiungere il 'magic number' dei 270 necessari per la conquista della presidenza.

Boccata d'ossigeno per Clinton - I dati delle ultime rilevazioni sono comunque una boccata d'ossigeno per Hillary Clinton: avanti di 5 punti per Abc/Washington Post (48% a 43%), di 4 punti per Nbc/Wall Street Journal (44% a 40%) e di 3 punti per Politico/Morning (45% a 42%). Gli ultimi sondaggi sugli elettori latinos, poi, mostrano come di fatto oltre il 67% ha votato o voterà per Clinton, solo il 19% per Trump: sarebbe il minimo storico per un candidato repubblicano. George W.Bush nel 2004 vinse il 44% dei voti dei latinos, John McCain nel 2008 il 31%, Mitt Romney nel 2012 il 27%. Ancora una volta, questa può essere davvero la chiave della eventuale vittoria della ex first lady.

Lo staff di Clinton nell'Ovale - Intanto sui media si comincia a immaginare chi siederà nello Studio Ovale con Hillary Clinton. E ci si interroga su chi del suo staff personale debba o non debba entrare nelle segrete stanze. John Podesta, attualmente responsabile di Hillary for America, sembra avviato verso un posto di governo. Per Jake Sullivan, direttore politico della campagna, si pensa a un ruolo di consigliere per la sicurezza nazionale o di chief of the staff. E poi Michele Flournoy, in pole il Pentagono, e William Burns per il Dipartimento di stato. Mentre dubbi ci sono sul ruolo della fedelissima Huma Abedin, che insieme all'ex marito e' all'origine della bufera Fbi.

ats ansa

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COMMENTI
 

Lace 7 anni fa su tio
Forza Trump!!!

volabas 7 anni fa su tio
forza donald

GIGETTO 7 anni fa su tio
FORZA DONALD!!!!

patrick28 7 anni fa su tio
FORZA HILLARY !

Lonely Cat 7 anni fa su tio
Forza Trump!

Cleofe 7 anni fa su tio
forza Trump !

patrick28 7 anni fa su tio
TRUMP TORNA NELLA TUA TOWER E ZITTO !

patrick28 7 anni fa su tio
GRANDE HILLARY ! Sei la presidente degli USA !

Danny50 7 anni fa su tio
Se i latinos e gli africani decidono chi sara il presidente USA, mancano solo i pellerossa e poi sono arrivati al capolinea

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Danny50
Ogni candidato conosce il peso politico delle diverse etnie negli USA (paese multietnico fin dalla sua nascita). Trump ha deciso di basare parte della sua campagna contro i latinos, avrebbe dovuto quindi tener da conto che se dice che gli ispanici sono delinquenti, stupratori e spacciatori poi è ben difficile che questi ultimi voltano per lui. È una questione logica.

mgk 7 anni fa su tio
Risposta a Danny50
Non ctedo che i latrinos che somo in guerra con tutte le gang black dei vari ghetti si accorderanno ...pero...

waltan 7 anni fa su tio
Ma possibile che in USA ci siano solamente loro come possibili presidenti pena assoluta

wind24 7 anni fa su tio
tra i due, non saprei chi è peggio...tristezza assoluta...

spank77 7 anni fa su tio
In queste elezioni si può tristemente dire che la decisione non riguarda la scelta di chi è meglio... ma la scelta di chi è meno peggio.

Anzalu 7 anni fa su tio
Quanto avrà pagato la Clinton per comprarsi l'innocenza? Anche sulla questione immigratoria non mi sembra che tra Obama o la Clinton cambi qualcosa. "Ordinano" all'Europa di prendersi i migranti, ma loro sono i primi ad avere un muro tra loro e il Messico. Ricordiamoci che la situazione in Libia è colpa della Clinton, facile togliere un dittatore, ma non mi sembra che ora sia molto meglio. Tutti a pensare a quanti disastri possa fare Trump, ma nessuno si rende conto di tutti i disastri che la Clinton ha fatto solo come vice presidente, non oso immaginare cosa possa combinare alla presidenza.

Anzalu 7 anni fa su tio
Risposta a Anzalu
Scusate per l'errore la Clinton era Segretario di Stato e non vice presidente.

vulpus 7 anni fa su tio
Risposta a Anzalu
Siamo messi male, se la futura stabilità politic del mondo sarà determinata dalle mail ritrovate su un PC di alcuni anni fa. Sicuramente il buon James non avrà un grande futuro alla tetsa dell'FBI. E per la lIbia, come del resto per l'Iran, l'Irak, la Siria ecc ecc , e prossimamente per la Turchia, la maggior parte della resposnabilità è Europea, e non USA.-

Anzalu 7 anni fa su tio
Risposta a vulpus
Dipende da cosa c'era scritto sulle email, e non mi sembra che erano auguri di buon compleanno. Sinceramente la responsabilità è USA e Nato. Perché sono loro che vanno in nazioni dove la "democrazia" non è ancora pronta ad esserci, ma la impongono con risultati peggiori che una dittatura. Non mi sembra che in Iraq ci sia andata giù l'Europa per cercare le famose armi chimiche, non mi sembra che sia stata l'Europa ad armare i "ribelli moderati" in Siria. Sulla Libia l'Europa ha le sue colpe, ma anche li lo zampino USA per rovesciare il regime c'è stato. Non mi sorprenderei se pure nel Golpe in Turchia ci fossero loro.
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