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ELEZIONI FEDERALI 2019«Il PLR intende rafforzare l'impegno ambientale»

17.10.19 - 07:00
A tu per tu con la presidente PLR Petra Gössi in vista dell'appuntamento elettorale del prossimo 20 ottobre
Archivio Keystone
«Il PLR intende rafforzare l'impegno ambientale»
A tu per tu con la presidente PLR Petra Gössi in vista dell'appuntamento elettorale del prossimo 20 ottobre

BERNA - La scorsa primavera da un sondaggio tra i membri del PLR era emerso un desiderio di più impegno a favore del clima. Un risultato, questo, che aveva dato carta bianca alla presidente Petra Gössi, che da allora ha dato un taglio verde al partito. Ma quanto è veramente verde il PLR? Lo abbiamo chiesto a Gössi.

Petra Gössi, qual è l’obiettivo del PLR il prossimo 20 ottobre?
«Vogliamo diventare la seconda forza politica del paese. E rafforzare il profilo liberale del nostro partito».

Per quale motivo è presidente proprio del PLR?
«Sono liberale da sempre. È il mio atteggiamento nei confronti della vita. Voglio decidere io come condurre la mia vita, non voglio che sia lo Stato a prendere decisioni per me».

La Svizzera dovrebbe sottoscrivere l’accordo quadro?
«Stiamo chiaramente lottando per la via bilaterale, perché rappresenta la massima protezione contro un’adesione all’Unione europea. Abbiamo chiesto delle precisazioni al Consiglio federale, in modo che il Parlamento e i cittadini abbiano gli strumenti per prendere una decisione».

Come mai un giovane straniero di seconda generazione dovrebbe votare PLR?
«Perché è un cittadino come tutti gli altri. Perché vuole potersi autodeterminare e non vivere in una cultura del proibizionismo, come quella propagata dalla sinistra».

In realtà, quanto è verde il PLR?
«Una maggioranza della base PLR si dice favorevole a un rafforzamento del nostro impegno ambientale. È quindi chiaro che anche in futuro continueremo a fare politica in questo senso».

Cosa va fatto perché nei quadri aziendali ci siano più donne?
«Dare il buon esempio. E naturalmente migliorare la conciliabilità tra famiglia e lavoro».

E ora parliamo di lei: qual è il suo più grande peccato di gioventù?
«Mi vestivo soltanto con abiti di seconda mano, quelli con motivi batik. I miei capelli li avevo tinti con l’henné. Ho vissuto appieno la mia adolescenza. Il resto non lo svelo».

Quando è stata l’ultima volta in cui ha pregato?
«Prego regolarmente. Ma non è una preghiera tradizionale. Mando i miei desideri in cielo o nello spazio, ovunque vadano a finire. Si tratta di organizzare i propri pensieri. E in questo modo si comprende cosa è importante per se stessi».

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