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L'OSPITEIl verde urbano: un tema a cui il Municipio dovrà prestare maggiore attenzione

05.03.20 - 15:26
Henrik Bang ingegnere forestale ETH, candidato al Municipio di Bellinzona per l’unità di sinistra
TiPress - foto d'archivio
Il verde urbano: un tema a cui il Municipio dovrà prestare maggiore attenzione
Henrik Bang ingegnere forestale ETH, candidato al Municipio di Bellinzona per l’unità di sinistra

Ci apprestiamo ad uscire da un inverno che alla fine non è mai arrivato, infatti quello appena trascorso è stato il più caldo mai misurato in Svizzera. I modelli meteo e le simulazioni indicano una forte probabilità di una prossima estate molto calda. Come possiamo migliorare il microclima della nostra città? Una soluzione viene data dall’incremento di verde urbano, che dal punto di vista bioclimatico può contribuire ad una sensibile mitigazione della temperatura estiva nelle aree urbane (fino a 3-4 gradi in meno).

Il verde urbano non è altro che il polmone verde delle nostre città, ovvero piccoli spazi o porzioni del tessuto urbano (parchi, viali alberati, aiuole, ecc.) dominate dal verde o dalla natura che vanno comunque pianificati e gestiti. Il verde urbano è importante perché porta ad innumerevoli benefici per il tramite delle sue funzioni che sono principalmente di tipo ecologiche-ambientali, sanitaria, protettiva, sociale e ricreativa, culturale, estetica ed architettonica. Il limite di una politica del verde in generale risiede nell’assenza di una cultura specifica del verde, non solo nei cittadini ma, cosa ancor più grave, nelle amministrazioni pubbliche a tutti i livelli, e questo non solo provoca errori anche negli enti locali più sensibili all’arredo ecologico delle loro città. La mancanza di una politica in questo settore, rende deboli le amministrazioni pubbliche spesso condizionate da movimenti ecologisti e ambientalisti che seppur necessari ed attivi, soffrono frequentemente di estremismi come quello della conservazione e tutela a senso unico, che rende difficile qualsiasi operazione di gestione, trasformazione e nuove realizzazioni, anche se mirano alla salvaguardia ed allo sviluppo degli spazi di arredo delle città. A questi spazi vanno aggiunti i viali alberati, che conferiscono, all’insieme la forma di sistema. Questa rete può essere connessa anche da percorsi verdi, pedonali e ciclabili, continui e protetti dal traffico veicolare. L’idea di rete costituisce peraltro il modello di riferimento per le politiche locali del verde urbano. La creazione di verde urbano e di un concetto di biodiversità è un programma a lungo termine (la natura necessita di tempo per crescere) che però è necessario che venga inserito al più presto all’interno di uno strumento di pianificazione realizzato da specialisti e con una visione volta al clima del futuro.

Sono convinto che se gli amministratori di Bellinzona nei prossimi anni avranno il coraggio di sostenere importanti e concrete scelte ecologiche gli importanti risultati che avremo tra qualche decennio saranno un fattore concreto che andrà a migliorare la qualità della nostra città. Una maggiore qualità che andrà a vantaggio dei futuri bellinzonesi. In poche parole piantiamo alberi e seminiamo biodiversità oggi per raccogliere ombra, frescura e bellezza domani.

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