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CANTONEGhiringhelli: «Astensionismo? Io le proposte le avevo fatte»

02.04.19 - 10:59
Il "Guastafeste" sulle previsioni di un calo della partecipazione al voto: «A che serve spargere lacrime di coccodrillo?»
tipress (archivio)
Il "Guastafeste" aveva avanzato due proposte, una nel 2003, una nel 2014. Entrambe bocciate
Il "Guastafeste" aveva avanzato due proposte, una nel 2003, una nel 2014. Entrambe bocciate
Ghiringhelli: «Astensionismo? Io le proposte le avevo fatte»
Il "Guastafeste" sulle previsioni di un calo della partecipazione al voto: «A che serve spargere lacrime di coccodrillo?»

BELLINZONA - In base ai sondaggi elettorali e ai primi dati sull’utilizzazione del voto per corrispondenza sembra che alle elezioni del 7 aprile potrebbe registrarsi un calo della partecipazione al voto.

A tal proposito "Il Guastafeste" Giorgio Ghiringhelli interviene ricordando le sue due proposte, avanzate negli scorsi anni, per ovviare a questo inconveniente: due petizioni trasmesse al Gran Consiglio il 3 maggio 2003 ed il 26 maggio 2014.

Con la prima proponeva delle misure di incoraggiamento, quali ad esempio degli incentivi fiscali o l’abbinamento di votazioni ed elezioni a una lotteria riservata solo ai votanti. Proposta bocciata il 24 novembre 2003.

Con la seconda proponeva invece di seguire l’esempio del Canton Sciaffusa chiamando alla cassa gli astensionisti, facendo loro pagare una “multa” attorno ai 6 franchi, o meglio un contributo destinato a coprire i costi a carico di Cantone e Comuni per la stampa e la spedizione del materiale di voto. Proposta avversata dalla Commissione Costituzione e diritti politici e bocciata dal Gran Consiglio con 59 voti contro 3 il 27 gennaio 2015.

«Quando si decise di introdurre il voto per corrispondenza per tutte le votazioni e tutte le elezioni - sottolinea Ghiringhelli - , ci si era evidentemente illusi che ciò avrebbe contribuito ad accrescere la partecipazione al voto, ma evidentemente questa mossa non si è rivelata sufficiente per contrastare la crescente disaffezione dei cittadini verso la politica. Forse l’insegnamento della civica nelle scuole contribuirà ad accrescere l’interesse dei futuri cittadini verso la cosa pubblica. Ora ci risiamo con le lamentele per il crescente astensionismo. Già, ma di proposte concrete per farvi fronte non ne vedo neppure l’ombra, e dunque a che serve spargere lacrime di coccodrillo quando poco o nulla si era fatto al momento buono per sostenere le proposte del Guastafeste?».

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