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CANTONEQuel benedetto "santino" che porta dritti in Paradiso... o all'Inferno

01.03.19 - 08:06
Photoshop, slogan a gogò, linguaggio "gggiovane"... viaggio nella giungla della comunicazione elettorale con l'esperto Ferrise che dice: «La sincerità, assieme alla semplicità, paga sempre»
Quel benedetto "santino" che porta dritti in Paradiso... o all'Inferno
Photoshop, slogan a gogò, linguaggio "gggiovane"... viaggio nella giungla della comunicazione elettorale con l'esperto Ferrise che dice: «La sincerità, assieme alla semplicità, paga sempre»

BELLINZONA - Fantasia al potere? Lo slogan, che vestiva perfetto nel ‘68, riferito alla campagna elettorale 2019 si trasforma in uno sbrindellato “quarantotto”. Come sulla scansia di un supermercato ogni candidato cerca di mettersi in bella mostra con il proprio cartellino. L’elettore comprerà? Bella domanda. Di sicuro i “santini” fanno discutere la rete, ad esempio arci-commentato è in queste ore quello dell’Udc Paolo Pamini che sorridente annuncia: “Difendo chi paga, non chi pretende”.

Un freccia sola al bersaglio - La carta assorbe tutto, ma ci sono errori assolutamente da evitare spiega Michel Ferrise, esperto di comunicazione pubblicitaria e titolare dell’omonima agenzia: «Innanzitutto il messaggio elettorale deve essere uno solo. Capita invece ancora oggi di vedere santini traboccanti di slogan. Con l’inevitabile conseguenza che la gente non capisce cosa uno voglia dire».

Abito su misura - Ma ancora più importante, ed è la seconda regola di Ferrise, «il messaggio deve rappresentare il candidato, che deve sentirselo addosso come un vestito. Uno slogan è una promessa all’elettore. Quindi mai esagerare perché quattro anni dopo la tua parola potrebbe essere usata contro di te». Promettere dunque secondo le proprie forze: «Piuttosto che esagerare, meglio non farne se il candidato non ha uno slogan che gli calza a pennello».

Ironia sì, ironia no? - La politica è (o meglio dovrebbe essere) una cosa seria, confezionata però in modo accattivante. «Sono dell’idea che anche in questo ambito bisogna trasmettere un po’ di simpatia. Sono contrario ai candidati in giacca e cravatta, quando nella vita di tutti i giorni si vestono diversamente. L’immagine deve innanzitutto essere rappresentativa, perché tu, anche se è brutto dirlo, stai vendendo un prodotto. E non devi trasmettere quello che non sei».

Spesso poca sincerità - L’errore che Ferrise osserva più di frequente è «la mancanza di sincerità nei messaggi. Il politico deve essere onesto. Quasi tutti cercano invece di infinocchiare la gente con promesse che non possono mantenere. Piuttosto meglio non farne». Altra regola d’oro, «il messaggio non può tradire le idee del partito di riferimento. Invece capita di osservare spesso candidati fuori contesto».

Mai fotoshopparsi - La vanità è un sentimento umano, ma un candidato non è un modello di Vogue o Vanity Fair. Anche qui il consiglio dell’esperto è di mostrarsi per quello che si è. «Sono contrarissimo all’utilizzo di photoshop perché anche nell’immagine deve trasparire la sincerità. Altrimenti stai dicendo una bugia. Quindi niente trucchi per cancellare rughe e capelli bianchi». Mai scordare che il santino è un documento d’identità per chiedere fiducia. In breve: «Essere te stesso paga sempre».

Quei finti giovani - Altro punto centrale la scelta del registro. Quale linguaggio usare? In questa campagna spuntano cancelletti #, spesso disseminati senza criterio. Pure qui Ferrise invita alla prudenza: «Basta pensare all’hashtag #Facciamolo coniato da un partito e all’ironia che ne è seguita in rete». Inoltre, continua l’esperto di comunicazione, «in bocca a quanti politici sono credibili questi hashtag? Mi sembra spesso una forzatura per mostrare di essere innovativi e "gggiovani". Ma quanti politici sanno cosa è un hashtag? Decisamente meglio la semplicità».

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COMMENTI
 

bubi_67 5 anni fa su tio
Le votazioni sono una cosa seria o c'è tanto da guadagnarci ad essere eletti? Ho guardato con piacere i vari santini proposti e devo dire che quello che più mi è piaciuto e al quale darò il mio voto preferenziale è: "Rilassati sulle piste" del candidato Rail Away.... ;)

gabola 5 anni fa su tio
Almeno non fateli plastificati...qualcuno almeno li ricicla ??????

vulpus 5 anni fa su tio
Il più deciso, quello del Matteo Pronzini, la Maristella Polli vent'anni fa, c'è da morir dal ridere quello che scrivono alcuni: sedutti sella cadrega da anni e non hanno mai concluso nulla, eppure ancora oggi promettono mari e monti. Si continua con gli slogan, per valorizzare il Ticino: prima i Ticinesi..... e via di questo passo, dimenticando che i colonnelli sono i primi che non lo praticano, favorendo una economia all'esterno del Ticino, deliberando a ditte che in Ticno non portano nulla, quando in loco aziende lo possono fare ugualmente, aziende che creano posti di lavoro e pagano laute tasse. Ma tantè:una vergogna cantonale.

Equalizer 5 anni fa su tio
Si dovrebbe fare un sistema di voto con due simboli, dove se metto la crocetta do il voto a tale candidato e se metto il segno meno tolgo un voto al candidato. Ne vedremmo delle belle...

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Il miglior slogan fra questi è quello del Mirko D'Urso... ((indipendentemente dalla appartenenza politica!)

marco17 5 anni fa su tio
Una vera corte dei miracoli la politica ticinese. Ma è possibile che ci siano persone che votano gente come Robbiani, Denti o Pamini? Decisamente, non c'è limite al peggio.

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Risposta a marco17
Dumque, il Robbiani pare sia sempre stato votato da un folto gruppo di buontemponi per fare uno scherzaccio alla lega!... il Denti, a parte il vizio di cambiare partito ad ogni elezione è innoquo, e trovo positivo un dottore in gran consiglio... il Pamini....... eh!..... unhmmm...... boh?........ sinceramente non riesco proprio a trovare UNA ragione perchè qualcuno lo voti... un mistero...

marco17 5 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Forse confondono Pamini con Panini; è la sola spiegazione possibile.

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Io voterò il Robbiani... troppo forte!... hi hi hi

Dioneus 5 anni fa su tio
Grande Notari!

SuperGigio 5 anni fa su tio
Ma "l'esperto di comunicazione pubblicitaria" dell'articolo è l'ideatore della campagna UDC Bala i ratt? A livello di contenuti e linguaggio siamo più o meno lì eh.. ;)

Dioneus 5 anni fa su tio
Robbiani e Galeazzi inguardabili. Come santini e come personaggi, intendo.

LAMIA 5 anni fa su tio
Risposta a Dioneus
Indipendentemente da chi citi nel tuo commento che me ne può fregate, TUTTI LORO HANNO LE PALLE DI PROPORSI, TU, A MENO DI PROVA CONTRARIA, NOOOO! E questo è il bello del nostro sistema politico!

marco17 5 anni fa su tio
Risposta a Dioneus
Quando si legge dell'ultima idea d'interrogazione di questo Robbiani (il costo delle fotocopie del collega Pronzini) si capisce a che livello infimo sia giunta la politica ticinese e quale sia la consistenza di certi parlamentari.

Dioneus 5 anni fa su tio
Risposta a marco17
Appunto. Robbiani è il paradigma del pessimo politico.

Dioneus 5 anni fa su tio
Risposta a LAMIA
Ahahahah. Aspetta che smetto di ridere :) Posto il fatto che non sai se io mi sono mai proposto o meno e che, proprio in virtù del sistema di democrazia semidiretto, il bello è poter scegliere dei rappresentanti, spesso chi si propone guarda prima ai suoi interessi e poi a quelli del Cantone, basta vedere i risultati di questa legislatura. Se poi uno deve fare come Robbiani che ha collezionato una pletora di figure barbine e fa spendere ai contribuenti con inutili interrogazioni, allora meglio stare a casa evitando di fare danni;) Peraltro e inoltre, entrare in politica attiva non è l'unico contributo che una persona può fornire alla società. Baci :)

LAMIA 5 anni fa su tio
Tassa cantonale à favore dell AVS su ogni santino di 1 franco COSÌ SERVONO A QUALCOSA e poi vedi quanta gente si ridimensiona

Frankeat 5 anni fa su tio
Guardando un po' i santini nella galleria fotografica direi che: Maristella Polli si è fatta di acido quando ha scelto la grafica del suo santino, Franco Denti poteva anche tingere di meno i capelli del suo suo fumetto (nel frattempo si aprono le scommesse sul partito che rappresenteràla prossima volta), Galeazzi dovrebbe sapere che un hashtag diviso su due righe non ha senso...e quello con la cuffia in testa che si fa chiamare Bingo non so chi sia.

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Eccome non quotarti?... :-))))

il saggiatore 5 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Henrik Bang del PS. Ma in effetti usare solo il (suppongo) soprannome rischia di ridurre il bacino di votanti ai soli che lo conoscono. Detto ciò, è poi vero che i "santini" di solito si distribuiscono a quelli che non ne hanno bisogno (amici, colleghi ecc.), che tanto un voto al candidato lo danno di sicuro.

Frankeat 5 anni fa su tio
Risposta a il saggiatore
Per fortuna non sono "vicino" a nessun candidato e quindi non devo mentire con frasi tipo "Ma si, ovvio che ti do il mio voto".

mats70 5 anni fa su tio
uno più inutile dell'altro, ci vogliono fatti non slogan

marco17 5 anni fa su tio
La campagna elettorale è lo specchio fedele del mondo politico ticinese. Un mondo di incapaci, pretenziosi, ignoranti e perdigiorno. Non so se sono i peggiori di sempre ma di certo si è già visto di molto meglio.

franco1951 5 anni fa su tio
Ci sono slogan da paura! Cambiate tutto il parlamento, peggior legislatura della storia. Consiglio di Stato debole, Gran consiglio non capace di decidere o decide alla carlona (LIA?), interrogazioni banali o atti di pura campagna elettorale. Siamo messi bene. A san po pü!

KilBill65 5 anni fa su tio
I santi stanno solo in paradiso…..
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