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CANTONEIl giorno in cui la fortuna dà i numeri... ai partiti in corsa ad aprile

04.02.19 - 06:00
Con il sorteggio di domani si entra in clima elettorale. Il politologo spiega che l’ordine - non è qui il caso - può avere un peso… ma solo all’interno delle liste e per i candidati che stanno in cima
Il giorno in cui la fortuna dà i numeri... ai partiti in corsa ad aprile
Con il sorteggio di domani si entra in clima elettorale. Il politologo spiega che l’ordine - non è qui il caso - può avere un peso… ma solo all’interno delle liste e per i candidati che stanno in cima

BELLINZONA - Vigilia di sorteggio per i partiti che si sfideranno ad aprile. Domani alle 9.30 la dea bendata definirà i numeri di lista, ma la sua mano non avrà lo stesso peso di quando estrasse, solo per fare un esempio, il nome del consigliere nazionale Marco Romano. Pescare il numero 1 può tramutarsi in vittoria, come capitò alla Lega che quattro anni fa primeggiò poi anche per schede ottenute al governo (31.490); oppure non avere nessun impatto come successe invece a Ticino Pulito, numero 1 nel 2007 e solo 378 schede racimolate.

Scarso peso, ma... - Ma sarà proprio vero un numero vale l’altro e non ha impatto sugli indecisi? Lo abbiamo chiesto a Oscar Mazzoleni, direttore dell’Osservatorio della vita politica all’Università di Losanna. «I risultati passati dimostrano - risponde il politologo - che il sorteggio delle liste ha scarso peso, ma l’ordine non è sempre neutro». Il riferimento di Mazzoleni va «a quei cantoni, come Zurigo o Ginevra, dove all’interno della lista di partito i candidati di punta, gli Spitzenkandidaten, vengono prima degli altri. Sono posizionati cioè secondo un ordine di importanza stabilito all’interno del partito stesso». In Ticino invece si segue il rigoroso ordine alfabetico del cognome. «Con una certa ragione la posizione dentro la lista è ritenuta un fattore che favorisce chi è in cima».

Il candidato Zeta - E allora potrebbe incidere molto di più trovarsi ai piani bassi nelle serie da 90 nomi proposti da partiti maggiori (in una contesa che vede sfidarsi 757 candidati - cifra record - nella corsa al Gran Consiglio). «La questione è stata risolta in alcuni cantoni posizionando gli esponenti con più peso politico in cima - spiega il politologo. Il Ticino segue l’ordine alfabetico dei candidati. Meglio o peggio? «Diciamo che neutralizza, perché non si deve fare questa battaglia preventiva dentro il partito». Dopo di che il più votato nel 2015 è stato Zali. Dimostrazione che anche partendo dalla zeta si può arrivare in cima.

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COMMENTI
 

Sciacallo 5 anni fa su tio
I Verdi hanno messo tutte le donne in cima alla lista. Anche questa è una novità interessante.
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