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LEGATerza Guerra Mondiale: La guerra dei valori

24.03.16 - 20:00
Gino Agostini, Candidato CC Lugano Lega dei Ticinesi
Terza Guerra Mondiale: La guerra dei valori
Gino Agostini, Candidato CC Lugano Lega dei Ticinesi

Un giorno non lontano non sarà più sufficiente cambiare canale per cessare di assistere allo scempio che il terrorismo sta compiendo, personalmente mi piacerebbe vivere in un mondo sereno e corretto, ma siccome esistono quotidiane, piccole e grandi dimostrazioni che non è così, diventa essenziale restare con gli occhi sempre aperti. Bruxelles e Parigi sono veramente vicine, tanto quanto il baratro della follia dove è molto semplice precipitare se si permette alla paura di prendere il sopravvento. La terza guerra mondiale dev’essere combattuta con l’intelligenza, non con le armi. Non mi si venga a dire che con la tecnologia attuale non sarebbe possibile assicurare la sicurezza alla nostra società, chiaramente il nocciolo della questione risiede nel relativo costo, oltre che del personale concetto di libertà che ognuno è libero di avere. Per risolvere davvero il problema della sicurezza bisogna cominciare dalle fondamenta, dall’educazione, vedo ragazzi persi con genitori ancora più persi.

In nome di qualche scellerato marketing con annesso guadagno ormai ogni immagine è lecita, ogni messaggio, e alla portata di tutti attraverso ogni diamesia esistente. Occorre quindi sensibilizzare le persone in maniera nettamente migliore su cosa sia giusto e cosa non lo sia, la religione in questo ha fallito a quanto pare, mentre i nostri nemici hanno costruito un esercito attraverso la propria. In nome della libertá che vogliamo concedere ad ogni individuo, siamo quindi confrontati con l’assoluta necessità di insegnare ad ogni individuo i valori fondamentali, il castello di carte dell’eterna polemica e del menefreghismo cadrà come per incanto. La sfiducia nel governo che molte persone nutrono puó scomparire solo se le persone comprendono a fondo cosa sia il governo e a cosa serva. Fatto questo si potranno prendere provvedimenti efficienti, i relativi costi e sacrifici saranno maggiormente giustificati e accettati, siccome se ne vedrebbero i risultati. Ad esempio non capisco come mai le donne con un reddito non paghino una percentuale annua di tassa militare. Non cerco di generare critiche, vorrei solo una risposta concreta. Non sono gli anni giusti per diminuire le spese per la difesa, ma non si puó neanche continuare a spremere il cittadino come un’arancia. Troviamo soluzioni bilanciate ed eque per chi fa parte di questa straordinaria nazione che è la Svizzera. Attraverso un’istruzione migliore, avremo la lungimiranza necessaria per orientare i nostri sacrifici e la nostra intelligenza, ottenendo finalmente dei risultati tangibili. Conta solo il risultato, il resto sono solo chiacchiere e articoli di giornale.

Gino Agostini,  Candidato CC Lugano Lega dei Ticinesi

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