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Record e guai, ma Pechino accoglie i Giochi

BEIJING 2022Record e guai, ma Pechino accoglie i Giochi

04.02.22 - 09:00
Atleti, villaggi e virus: non saranno Olimpiadi normali
Imago
Record e guai, ma Pechino accoglie i Giochi
Atleti, villaggi e virus: non saranno Olimpiadi normali
Luci e ombre nel mito di Olimpia.

PECHINO - Qualche gara si è già disputata, per dire di essere ufficialmente “entrati” nelle Olimpiadi si dovrà in ogni caso attendere ancora un po', fino alle ore 13 di oggi.

È a quell’ora che, infatti, comincerà la cerimonia d’apertura della ventiquattresima edizione dei Giochi invernali. È da quell’ora che inizierà la sfilata dei tanti sportivi (saranno 2’681, in calo rispetto ai 2’920 visti a PyeongChang quattro anni fa) che si batteranno tra piste e arene. È da quel momento che lo Stadio Nazionale, il Nido d’uccello, fremerà in attesa dell’arrivo di quella fiaccola olimpica trasportata, negli ultimissimi giorni, da 1’200 tedofori impegnati a zigzagare tra le bolle.

A rappresentare lo spirito olimpico, nello show pechinese, per la Svizzera ci saranno Wendy Holdener e Andres Ambühl, che cominceranno la loro avventura recitando nel prestigioso ruolo di portabandiera. Finiti i convenevoli e sorriso estasiati davanti agli immancabili fuochi d’artificio, gli atleti si metteranno però a fare sul serio, cercando di sfruttare un’occasione clamorosa per scrivere il loro nome nelle pagine del libro della storia. Per mettere le mani su una medaglia, coronamento di una carriera, e magari stabilire qualche record.

Come quelli, tanti, che saranno infranti da un’Olimpiade frastornata dalla pandemia ma comunque, sempre, estremamente affascinante. Quali? C’è, per esempio, il primato di Pechino, intesa come città: la prima che avrà la possibilità di inserire nel proprio “curriculum” l’organizzazione di Giochi estivi (nel 2008) e invernali. Oppure c’è quello relativo al numero di titoli da assegnare: tra gare e tornei, saranno 109 i podi che si potranno applaudire nelle prossime due settimane. E le “locations”, come si usa dire ora? Saranno addirittura tredici; ben sette nella capitale cinese e sei divise tra il comprensorio sciistico Yanqing National Alpine Ski Centre e la città-prefettura di Zhangjiakou, nella provincia di Hebei.

Se c’è un record che queste Olimpiadi non frantumeranno è quello degli spettatori. Il coronavirus ha infatti reso non graditi i tifosi provenienti dall’estero. E anche i cinesi… il CIO punta (o forse sarebbe meglio dire “spera”) a raggiungere il 30% delle presenze sulle tribune. Quasi nulla, considerando il potenziale dell’evento. Ma, ne si è avuta la prova in altre occasioni, in tempo di virus anche il business - alcuni business - è costretto a qualche restrizione.

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