,meglio così. Il Digital PIC è una rivoluzione in confronto ai minilab che conosciamo noi: gli porti le pellicole...e ti ridà tutto su CD.Fin qui niente di strano si direbbe, invece la cosa strana è che il rullino viene trattato in una maniera totalmente nuova senza l'ausilio dei tradizionali chimici. E' frutto della tecnologia Digital Dry.
Digital Dry è stato concepito per digitalizzare direttamente i film 35mm in fase di sviluppo. Secondo i primi esperimenti condotti la qualità del risultato è notevole! L'unico "neo" è che il film viene "distrutto" in questo processo. Non viene impiegata acqua e per questo è stato definito "Dry". Cosa avviene? In pratica sul rullino esposto viene steso un reagente chimico. Il tutto viene letto e interpretato da un sensore che traduce in pixel le informazioni presenti sulla pellicola e in tempi estremamente rapidi (solo 6 minuti per un film 24 pose) si ottiene il file "sviluppato" e già masterizzato su CD in tricromia (RGB) in formati a scelta (TIFF, JPEG, BMP). Il CD dunque ottenuto sostituisce il negativo tradizionale, è denominato XRON CD, e include una versione a bassa, media e alta risoluzione per ogni immagine.
Il Digital PIC, modulabile, è composto principalmente da un Photo Kiosk (per il servisol delle ordinazioni), un Microlab, una WorkStation, nonché da un unità di stampa rapida.E' possibile così ricevere le proprie foto stampate direttamente oppure via e-mail a casa propria.