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YVERDONTre militi a processo per il saluto nazista alla scuola reclute di Isone

14.03.07 - 10:10
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Tre militi a processo per il saluto nazista alla scuola reclute di Isone

YVERDON - Tre militari - due sergenti e un milite in servizio di leva - saranno processati per discriminazione razziale da un tribunale militare domani e dopodomani a Yverdon (VD). Sono accusati di aver fatto il saluto nazista e utilizzato espressioni razziste presso la scuola reclute granatieri di Isone. Un altro milite sarà processato per gli stessi motivi in aprile a Berna.

I fatti sono accaduti a Isone fra il 2 maggio e il 17 agosto 2005. I giovani - due vodesi e un vallesano - si sono espressi a svariate riprese in modo degradante riferendosi agli ebrei, ai neri e agli stranieri. Avevano inoltre l'abitudine di ricorrere al saluto hitleriano, indica l'uditore Philippe Zimmermann, l'equivalente del procuratore nella giustizia militare. Due imputati negano di aver salutato a braccio alzato e affermano di aver fatto il saluto "dei tre svizzeri", con due dita piegate.

"Il mio assistito non contesterà di aver fatto il saluto nazista, ma negherà qualsiasi comportamento razzista o degradante nei riguardi di una persona", indica il legale del soldato di 22 anni. L'avvocato sottolinea che questi comportamenti non sono stati fatti in pubblico, ma vanno situati nel contesto molto particolare di una caserma, dei suoi dormitori e delle sue docce.

Questo contesto era stato rilevato pure dal primo giudice istruttore militare occupatosi del caso. Nel suo rapporto, il giudice aveva concluso che i giovani non andavano perseguiti per violazione della norma antirazzismo perché non avevano agito in pubblico. Ma questo parere non era stato condiviso dal comandante della scuola reclute granatieri di Isone, il colonnello Zeno Odermatt, che ha ordinato un'istruzione affidata ad un altro inquirente militare. Seguendo le raccomandazioni di quest'ultimo, l'uditore ha formalmente incriminato i quattro militi.

Due dei tre imputati sono pure accusati di furto di munizioni. Il milite vodese riconosce il fatto, ma sostiene di aver sottratto le cartucce "quale ricordo". Il sergente vallesano ne ha invece sottratte 90 "e non potrà pretendere che si tratta di un souvenir", sottolinea l'uditore. La sentenza del Tribunale militare 2 potrebbe essere resa già venerdì. Un quarto milite, che abita nella Svizzera centrale, sarà giudicato il 20 aprile a Berna dal Tribunale militare 4.

ATS
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