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CHIASSOBertolt Brecht secondo Monica Guerritore

02.12.19 - 12:00
Sabato 7 dicembre va in scena "L'Anima buona di Sezuan"
MANUELA GIUSTO
"L'Anima buona di Sezuan" di Brecht in scena a Chiasso con Monica Guerritore.
"L'Anima buona di Sezuan" di Brecht in scena a Chiasso con Monica Guerritore.
Bertolt Brecht secondo Monica Guerritore
Sabato 7 dicembre va in scena "L'Anima buona di Sezuan"

CHIASSO - Sabato 7 dicembre alle 20.30 Monica Guerritore, nella duplice veste d'interprete e regista, porta al Cinema Teatro di Chiasso "L'anima buona di Sezuan" di Bertolt Brecht, nella traduzione di Roberto Menin e ispirata all'edizione di Giorgio Strehler del 1981.

«Ne "L'Anima buona di Sezuan" c’è un piccolo popolo di abitanti di un luogo che è tutti i luoghi del mondo: essi appaiono come buffi, straniti e imperiosi ‘personaggi’ più veri e precisi che nel mondo reale. Nel mio spettacolo sarà forte l’influenza del mio Maestro: soprattutto nel concetto che l’essere umano si rappresenta perché, attraverso la rappresentazione, qualcuno lo capisca, lo accolga, lo compianga e forse gli dia una soluzione finale» spiega Guerritore. «Nell’Anima buona c’è tutta la tenerezza e l’amore per gli esseri umani costretti dalla povertà e dalla sofferenza a divorarsi gli uni con gli altri ma sempre raccontati con lo sguardo tenero e buffo di chi comprende. In questi anni durissimi solo il teatro può raccontarci dal di dentro, rendendoci consapevoli delle maschere ringhianti che stiamo diventando. Mettere in scena la meravigliosa parabola di Brecht risponde alla missione civile e politica del mio mestiere. Teatro civile, politico, di poesia».

È un incontro fatale quello di Monica Guerritore con l’opera teatrale che Bertolt Brecht scrisse alla fine degli anni Trenta del secolo scorso, e soprattutto con la regia che Giorgio Strehler magistralmente ne offrì nel 1981. L’anima buona di Sezuan viene annoverato fra i capolavori del teatro epico, proponendo l’eterno tema del rapporto fra morale e società su cui gli stessi spettatori vengono interrogati. Oltre alla regia, Monica Guerritore interpreta il doppio ruolo della buona Shen Te e del cugino immaginario.

La vicenda si svolge in una ipotetica provincia cinese, la regione del Sezuan, per Bertolt Brecht terra di sfruttamento per antonomasia, degli uomini da parte degli uomini. Shen Te, prostituta individuata come unica anima buona disposta ad ospitare tre dei, decide di cambiare vita grazie al denaro da loro ricevuto; ma non smette di fare del bene, così come è nella sua indole. La donna diventa però bersaglio di personaggi malvagi e per sfuggire loro si traveste da uomo, nei panni del cugino Shui Ta. L’amore arriva però inaspettato, portando infine a un tragico epilogo.

Interpreti insieme a Guerritore sono Matteo Cirillo, Alessandro Di Somma, Vincenzo Gambino, Nicolò Giacalone, Francesco Godina, Diego Migeni e Lucilla Mininno.

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