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LUGANO"Jackie" si prepara al debutto

26.02.19 - 13:00
Il 12 marzo il LAC ospiterà la nuova produzione di LuganoInScena firmata dal regista ticinese Alan Alpenfelt
"Jackie" si prepara al debutto
Il 12 marzo il LAC ospiterà la nuova produzione di LuganoInScena firmata dal regista ticinese Alan Alpenfelt

LUGANO - Il 12 marzo il LAC ospiterà "Jackie", la nuova produzione di LuganoInScena firmata dal regista ticinese Alan Alpenfelt.

Giovane artista ticinese, Alan Alpenfelt, per il suo nuovo lavoro, nuova tappa del progetto LIS Factory, la cui prima assoluta andrà in scena al LAC martedì 12 marzo alle ore 20.30 (replica mercoledì 13 sempre alle 20.30), si concentra sulla figura di Jackie Kennedy, first lady la cui fama è ormai leggenda, donna la cui immagine è un’icona senza tempo, personaggio a cui la letteratura e il cinema hanno reso innumerevoli omaggi.

Alpenfelt deriva l’ispirazione da Jackie, ultimo testo di una tetralogia che Elfriede Jelinek, autrice austriaca premio Nobel per la Letteratura nel 2004, dedica ai miti femminili e lo fa per indagare i misteri della dialettica tra oppressore e oppresso. Frutto di un anno di lavoro svolto in forma di master ideato da Carmelo Rifici e promosso da LuganoInScena, Jackie, che si avvale della collaborazione drammaturgica di Francesca Garolla, è un lavoro che vede in scena un cast tutto al femminile composto da quattro attrici e due musiciste. Un lavoro corale in cui Alpenfelt dirige quattro interpreti di età e formazione assai diverse, Caterina Filograno, Francesca Mazza, Anahì Traversi, Carlotta Viscovo che daranno corpo e voce al testo di Elfriede Jelinek.

«Ho individuato un testo che potesse rappresentare teatralmente la narrazione di una persona – ha dichiarato il regista Alan Alpenfelt – che è stata privata della sua dimensione umana, costretta in un ruolo definito da un contesto di potere e controllo che le ha gradualmente sottratto il suo potenziale di libertà e di indipendenza, le sua capacità fisiche, i suoi desideri, le sue ambizioni». Un lavoro in cui il tessuto drammaturgico ha permesso di affidare il testo a più voci, che si integrano con l’elemento musicale qui espresso dalle musiche originali eseguite dal vivo dalla pianista austriaca Ingrid Schmoliner e dalla cornista greca Elena Margarit Kakaliagou.

«La musica è l’elemento artistico che più è capace di svelare cosa si nasconde sotto l’iceberg, senza dircelo direttamente. Ho chiesto a due eccezionali musiciste di partecipare alla coralità del progetto e loro hanno accettato la sfida – aggiunge Alpenfelt –uso la parola sfida perché le musiciste lavoreranno con la lingua italiana che non conoscono. Sfida perché esprimeranno in musica un testo pieno di ironia e di dolore (…)». Lo spettacolo è prodotto da LuganoInScena, in coproduzione con V XX ZWEETZ , LAC Lugano Arte e Cultura. 

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