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LUGANODrammi famigliari e crisi economica in scena

20.04.15 - 06:00
In Aprile LuganoInScena fa riflettere il proprio pubblico
Drammi famigliari e crisi economica in scena
In Aprile LuganoInScena fa riflettere il proprio pubblico

LUGANO - LuganoInScena fa riflettere il proprio pubblico. Ad aprile, tre spettacoli in calendario pongono tematiche di rilievo: “Invidiatemi come io ho invidiato voi” accende i riflettori sugli sviluppi drammatici che i rapporti ipocriti di una micro-società possono avere, mentre “Italia anni dieci” e “Generazione disagio – dopodiché stasera mi butto”, evidenziano gli aspetti più cinici della crisi economica e culturale che stiamo attraversando. Appuntamento infine con il terzo movimento del Progetto Ligabue, “Chiasso continuo – Toni al confine”.

Scritto e diretto da Tindaro Granata (vincitore del premio “Mariangela Melato” – Prima edizione 2013 come attore emergente), lo spettacolo rivelazione della scorsa stagione teatrale “Invidiatemi come io ho invidiato voi” è in scena lunedì 20 aprile 2015, alle 20.30, presso il TeatroFocedi Lugano. Partendo da un caso di cronaca realmente accaduto qualche anno fa a Perugia, lo spettacolo analizza e mette in scena i rapporti ipocriti di una micro-società, una famiglia, incentrata sull’egoismo e sulla necessità di soddisfare i propri bisogni personali a discapito degli altri. Una giovane donna, madre di una bambina, ha una relazione col datore di lavoro di suo marito. L’amante è interessato alla bambina. Il marito della donna sembra ignaro di tutto. Accade il peggio. Con un perfetto meccanismo scenico in continuo equilibrio fra tradizione e contemporaneità, ogni personaggio è costretto a raccontare la propria bugia. Lo spettatore, testimone assoluto e unico giudice, si trova nel disagio di dover di volta in volta riconoscersi in un gesto o una parola di questi personaggi, anche solo nel modo di guardare, di sedersi, di pensare. Solo alla fine si capisce che il caso trattato è un caso di pedofilia, come pretesto per parlare di altro. Fra i numerosi riconoscimenti, questo spettacolo ha ricevuto il Premio Enriquez 2014 alla drammaturgia ed il premio Fersen 2013 alla regia.

Vincitore del Premio della Critica (Associazione Nazionale dei Critici di Teatro – 2014), “Italia anni dieci” è il frutto della collaborazione tra Serena Sinigaglia ed Edoardo Erba, un'eccellenza della drammaturgia nazionale e internazionale. Lo spettacolo, in calendario martedì 21 aprile alle ore 20.30 presso il Teatro Cittadella, racconta la storia di sette personaggi: un industriale sull'orlo del suicidio e la sua signora, una madre protettiva, una figlia eterna disoccupata, un insegnante di salsa e una badante albanese. Mentre la crisi economica li denuda, i loro destini si intrecciano. L'industriale non trova il coraggio di parlare con nessuno dell'imminente fallimento ma nemmeno quello di suicidarsi e come in un film che gira al contrario, i segni s’invertono: non si lavora più per essere pagati, ma si paga per lavorare. Si balla sulle macerie invece di raccoglierle e provare a ricostruire. Con l'aggravarsi delle condizioni personali e sociali dei personaggi anche la tensione drammatica cresce, senza però farsi mai realmente tragica. Perché a prevalere è il “macchiettismo”, lo sketch esilarante. L’evidenza è tutta qui. Per raccontare la crisi forse non servono intellettualismi né grandi indagini. Il degrado può essere restituito scattando piccole fotografie di una quotidianità certo un po’ esacerbata, ma non poi così distante da quella che si offre al nostro sguardo reale. Come a rivelarci che l’osceno del tempo presente, che ha ben poco di nobile, si annida in quelle piccole bassezze consumate nell’ordinario vivere. Cinico, nevrotico, spietato, ma anche fortemente comico, “Italia anni dieci” porta lo spettatore nell'occhio del ciclone e facendolo vorticare nel dramma, restituisce un'immagine caleidoscopica, indelebile e ironica della crisi che stiamo attraversando.

Le tematiche di disagio generazionale, crisi e voglia di cambiamento vengono trattate con un gioco di ribaltamento paradossale nello spettacolo “Generazione disagio – dopodiché stasera mi butto”, in scena mercoledì 29 aprile 2015, alle 20.30, Teatro Cittadella. invece di risolvere i problemi o lottare per un mondo migliore il pubblico viene invitato a scaricare tutti i suoi problemi su un attore che è un giocatore-pedina e che si contenderà con gli altri la possibilità di arrivare per primo alla casella finale: quella del suicidio. Varie prove e imprevisti faranno avanzare o indietreggiare i personaggi su un tabellone, anche grazie all’aiuto del pubblico dal vivo. Le prove da superare per i concorrenti in scena e la partecipazione del pubblico che vota, risponde e sta al gioco, fanno capire che il “disagio” – in qualche modo- ci accomuna. Ci si diverte molto su questa giostra, ma c’è amarezza; si ride molto ma è un ridere amaro. Lo spettacolo è un cinico e spassoso gioco dell'oca che mira all'annullamento.

Venerdì 24 aprile alle ore 21:00 a Chiasso si tiene il terzo movimento e primo dei due grandi eventi conclusivi de “Progetto Ligabue – arte, marginalità, follia”, che ruota attorno alla figura di Antonio Ligabue. “Chiasso continuo – Toni al confine” è una performance dedicata ai luoghi abitati dal pittore (la Svizzera e il paese di Gualtieri sulle rive del Po). La scelta del confine italo svizzero di Chiasso, dove Ligabue trascorse due mesi nell’attesa di essere definitivamente espulso dalla Svizzera all’età di 18 anni, si carica di drammatica attualità in una quotidianità che lo vede abitato da uomini, donne, bambini in fuga, in transito, sospesi e appesi al confine tra l’attesa di un territorio di accoglienza e la paura di un nuovo esilio. Oltre 30 artisti di più forme d’arte – videomaker, attori, danzatori, musicisti, performer - faranno esplodere in tutte le sue contraddizioni il rapporto tra il folle e il suo territorio. “Progetto Ligabue” si inserisce nel programma di scambio culturale “Viavai. Contrabbando culturale Svizzera-Lombardia”, promosso dalla Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia in partenariato con i Cantoni Ticino e Vallese e con la Città di Zurigo, la Fondazione Ernst Göhner e con il patrocinio degli Assessorati alla Cultura della Regione Lombardia e del Comune di Milano (www.viavai-cultura.net). Il terzo movimento è realizzato in collaborazione con LuganoInScena / Dicastero previdenza sociale, Comune di Chiasso / Associazione Musica nel Mendrisiotto.

 

 

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