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MOGHEGNOUna giornata all'insegna del... Grido

23.09.19 - 18:00
A Moghegno è prevista la prima edizione di un percorso didattico ideato tra le vie del paese per far assaggiare le peculiarità della società rurale del secolo scorso
Una giornata all'insegna del... Grido
A Moghegno è prevista la prima edizione di un percorso didattico ideato tra le vie del paese per far assaggiare le peculiarità della società rurale del secolo scorso

MOGHEGNO - Il Gruppo Ricreativo Moghegno, in collaborazione con il Centro Natura Vallemaggia, organizza la prima edizione di un avvenimento culturale che vuole anche deliziare il palato.

La giornata si svolgerà domenica 29 settembre. Il ritrovo è fissato in Piazzèta a Moghegno, a partire dalle ore 9:00, dove verrà offerto uno spuntino di benvenuto e saranno proposti alcuni giochi, in attesa di partire lungo il percorso didattico ideato tra le vie del paese proprio dare un assaggio delle peculiarità della società rurale del secolo scorso.

Moghegno è un villaggio che ben si presta a questo scopo. Nel nucleo infatti sono presenti alcuni punti caratteristici ricchi di storia. In ognuno di questi luoghi sarà presente un rappresentante di associazioni e uffici presenti sul territorio che si occupano di tutelare il patrimonio culturale e naturale valmaggese e darà un’infarinatura sul modo di vivere nel passato in relazione all’alimentazione e ai prodotti della terra.

Il percorso si snoderà dalla Piazzèta ai Gròtt, manufatti che la neocostituita Fondazione Moghegno360 vorrebbe salvare dall’inesorabile passare del tempo, costruzioni dall’architettura semplice ma nello stesso tempo complessa, sviluppati in profondità nel terreno, che si compongono da caverne che nascondono un mondo a sé, caratterizzato da cunicoli, scale e costruzioni sottoroccia: questo comparto oggi disabitato, un tempo brulicava.

Dai Grótt passando per la Carraa si raggiungerà la Torba di Rosítt, presentata da Gabriella Tomamichel, presidente dell’APAV. A Moghegno ce ne sono due, e sono quelle costruite alla latitudine e alla quota più bassa in Europa. Sono caratteristiche costruzioni in legno aventi dei funghi in pietra quale sostegno, che avevano lo scopo di impedire ai roditori di entrare nella parte superiore dell’edificio, adibita essenzialmente alla conservazione del grano.

Dalla torba si salirà per raggiungere la parte alta del paese, dove sono presenti parecchie “C’a che füma”, le Gra. È un po’ presto per vedere accesa la Gra di Iacomèll; bisognerà attendere il prossimo 17 ottobre, quando 200 bambini provenienti da tutto il Cantone porteranno le loro castagne ad essiccare per circa un mese ed in seguito potranno assaporarne il risultato.

Durante il percorso si potrà tuttavia farsi un’idea di cosa significava vivere grazie ai frutti della terra, in particolare le castagne. Forniranno spiegazioni pratiche gli esperti del settore: Roger Welti, Mirko Zanini, biologo e membro del Centro Natura, e Thomas Schiesser, ingegnere forestale del VII Circondario. Un sentiero permetterà poi la prosecuzione della visita dalle Gra verso la Selva Castanile di Bagnadüü e al Mulígn di Ciochètt, comparto recuperato e rivalorizzato dal Patriziato locale una decina di anni fa. La mugnaia Violaine Yerly è a disposizione per mostrare l’ingegnosità evidente in questo genere di costruzione. Grano, castagne, frumento, segale venivano macinati e permettevano la produzione dell’ingrediente basilare per la riuscita di questa giornata: la farina.

È proprio da questo prodotto derivato dal lavoro contadino che nascono i "Grido", conosciuti per essere un alimento povero, ma ricco di un valore storico e culturale che permette di riaccendere un fuoco nel cuore degli anziani e delizia oggigiorno anche il palato dei più giovani degustatori.

In caso di cattivo tempo la giornata è rinviata al prossimo anno e in caso di tempo incerto vi saranno indicazioni sul sito www.grupporicreativomoghegno.ch e su Facebook.

 

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