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CANTONEMigrazione, riflessioni e dibattito

07.12.18 - 06:00
Sabato 8 dicembre dalle 15.30 alle 23 il Cinema Lux art house di Massagno torna a ospitare l'associazione Harraga per una giornata di riflessione e dibattito sui temi della migrazione
Keystone
Migrazione, riflessioni e dibattito
Sabato 8 dicembre dalle 15.30 alle 23 il Cinema Lux art house di Massagno torna a ospitare l'associazione Harraga per una giornata di riflessione e dibattito sui temi della migrazione

MASSAGNO - Anche quest’anno l’associazione Gruppo Harraga promuove una giornata di riflessione e dibattito sui temi della migrazione; “Harraga – Vite in fuga” sarà ospite del Cinema LUX art house di Massagno, sabato 8 dicembre dalle 15.30 alle 23.00.

Per questa edizione, l’evento volgerà lo sguardo ai confini, come luogo di frontiera ma anche come confine metaforico, luoghi di passaggio per persone in cerca di nuove speranze, che spesso diventa permanenza; luoghi in cui la vita e la morte si incontrano e si mischiano, in cui chi fugge si scontra con le politiche di immigrazione.

Al centro della giornata dell’8 dicembre il dibattito avrà come fil rouge il tema “Vita e morte sui confini”, moderato dal giornalista Lorenzo Erroi, che dialogherà con ospiti attivi nell’ambito del diritto umanitario, delle politiche migratorie e del sostegno ai migranti. Interverranno Elly Schlein - europarlamentare -, Stefano Ferrari - regista -, Gabriela Giuria - giurista e attivista per i diritti umani - e  Benedetta Collini - membro SAR dell’ONG SOS Mediterranee -.

A conclusione del dibattito ci sarà un ricco buffet presso il Salone Cosmo di Massagno (a due passi dal Cinema Lux art house), organizzato dall’associazione Firdaus (prenotazioni: harraga.ticino@gmail.com)

Nel corso della giornata saranno proiettati due documentari e due cortometraggi che trattano l'esperienza migratoria da diversi punti di vista, rivolgendo l’attenzione ai protagonisti e alle loro storie.

Aprirà l’evento il documentario "Sotto lo stesso cielo" di Stefano Ferrari e Gerardo Wuthier. La pellicola racconta la quotidianità degli ultimi giorni della tendopoli di Idomeni, in Grecia, dove 10mila anime in fuga, si ritrovano bloccate al confine con la Macedonia, nel 2016.

Si proseguirà con due cortometraggi: “Hamama & Caluna” di Andreas Muggli – che si concentra sulla storia di due giovani migranti che tentano di attraversare le Alpi - e “Mum, I’m Sorry” di Martina Melilli, che porta a galla ciò che rimane delle tante vite spezzate nel tentativo di attraversare il Mediterraneo.

Concluderà la giornata la proiezione di “Iuventa” di Michele Cinque. Lungometraggio che mette in scena la storia dell’equipaggio della nave dedita al salvataggio dei migranti nel Mediterraneo, bloccata poi da un sequestro nell’agosto del 2017 che ha interrotto forzatamente l’azione umanitaria.

«Dopo la recente estate scandita dall’espressione “porti chiusi”, abbiamo deciso di dedicare una giornata di approfondimento e riflessione sulla situazione attuale delle politiche europee, sui racconti di coloro che, con la loro azione umanitaria, si occupano di salvataggi in mare o danno sostengo legale alle troppe persone respinte ai confini, sempre più spesso ostacolati nella loro azione. La chiusura delle frontiere si fa sempre più forte e la retorica della paura e dell’emergenza sempre più pressante», sottolineano le organizzatrici dell’evento.

L’associazione Gruppo Harraga è un collettivo di donne unitosi con l’idea di parlare di movimenti migratori da un’altra prospettiva, mettendo le persone al centro e dando un’immagine umana ai flussi di persone che si muovono in cerca di una vita migliore, con l’obiettivo di rovesciare quella visione povera di solidarietà e piena di odio. Paura e chiusura sono caratteristiche delle politiche migratorie, l’associazione sostiene la libera circolazione e il diritto di fuga di donne e uomini.

Harraga, dal termine arabo dialettale ḥarrāqa - coloro che bruciano (le frontiere) -, così si autodefiniscono gli immigrati dei Paesi arabofoni del nord Africa. Una delle interpretazioni è che se arrestati, bruciano i propri documenti perdendo di fatto l'identità. In tale modo diventa difficile, se non impossibile, dal punto di vista legale, respingerli verso le terre di origine.

Info: harraga.ticino@gmail.com ; Facebook: Gruppo Harraga

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