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LUGANOUna prima assoluta in Svizzera: Sukita presenta il suo David Bowie

10.01.17 - 06:00
La mostra "David Bowie & Masayoshi Sukita: Heroes" approda in esclusiva a Lugano a un anno dalla scomparsa del Duca Bianco
Una prima assoluta in Svizzera: Sukita presenta il suo David Bowie
La mostra "David Bowie & Masayoshi Sukita: Heroes" approda in esclusiva a Lugano a un anno dalla scomparsa del Duca Bianco

LUGANO - Una mostra-evento firmata ThinkDesign, in esclusiva in Svizzera e completamente gratuita al [dip] contemporary art, per raccontare due Heroes d’eccezione, David Bowie e Masayoshi Sukita.

Uniti dal lavoro e dalla passione per la fotografia, la mostra racconta di un’ispirazione durata 40 anni e di un legame di amicizia e di anime diventato indissolubile nel tempo, tra l’artista londinese e il maestro di fotografia giapponese. Con scatti per la prima volta presenti a Lugano e in Svizzera.

La mostra fotografica - Perché l’idea di un evento dedicato al Duca Bianco e al fotografo che, unico nel suo genere, è riuscito a renderlo immortale? Le motivazioni alla base riguardano non solo l’omaggio all’artista e alla sua carriera ma la scoperta del lato più profondo dell’anima di Bowie, che altrimenti rimarrebbe nascosto per sempre.

Alla notizia della scomparsa dell’amico, il famoso fotografo Sukita subì uno choc e per due giorni non riuscì neppure a pensare, come lui stesso ammette. Sarà emozionante scoprire, per quanti hanno ammirato e amato Bowie in vita, il legame umano instaurato con Sukita e rafforzato ogni volta che si trovavano l’uno davanti all’altro, con una macchina fotografica in mezzo.

Infatti, in pochi sono a conoscenza del legame di amicizia che ha unito i due fin dal primo incontro faccia a faccia, favorito dall’amica e stylist Yasuko Takahashi. Scatti intimi e di disarmante bellezza, alcuni unici nella loro semplicità fatta di espressioni quotidiane, altri conturbanti per l’eccentricità dei costumi e la profondità degli sguardi. Dice Sukita a proposito di Bowie.

«La prima volta che ho visto Bowie sul palco, accanto a Lou Reed, ho capito che era diverso da tutti gli altri cantanti. E che c’era qualcosa in lui che dovevo per forza fotografare».

E Bowie, a proposito di Sukita, una volta affermò che, con le sue fotografie e il suo modo di carpirlo, di fatto lo aveva reso immortale. Un artista “dal cuore caldo” Bowie, come amava definirlo il suo amico giapponese. «Lo hanno definito il camaleonte ma in realtà è sempre stato se stesso, in ogni fase della sua carriera. I suoi cambiamenti venivano da dentro, erano frutto di un’elaborazione personale, non erano superficiali, tantomeno costruiti a tavolino».

E quello scatto sulla copertina di Heroes, quella di David Bowie con i suoi occhi di colore diverso, non è più ormai “solo” una fotografia ma un’icona del nostro tempo.

Il fotografo - Masayoshi Sukita nasce nel 1938 a Nogata, nel nord del Giappone. Si diploma al “Japan Institute of Photography” dove studia con Shisui Tanahashi. Comincia a lavorare per la Daiko Advertising Inc. e si trasferisce a Tokyo nel 1965 dove si occupa principalmente di foto di moda maschile, per cui vince svariati premi.

In seguito sviluppa un grande interesse per le sottoculture e partecipa al Festival di Woodstock nel 1969. Da lì, in qualità di fotografo freelance, inizia a frequentare New York.

E un grande appassionato di arte, musica e cinema ed è quando si reca a Londra nel 1972 che ha l’incontro folgorante con David Bowie. Ciò che lo spinge ad assistere al suo concerto è il manifesto promozionale di The Man Who Sold the World, che ha il potere di ipnotizzarlo.

Il momento indubbiamente più significativo del rapporto tra i due è nel 1977 quando Bowie torna a Tokyo con Iggy Pop ed è in questa occasione che chiede a Sukita di ritrarlo in una lunga sessione fotografica. Il maestro giapponese ancora non lo sapeva ma uno di quegli scatti sarebbe diventato la celebre copertina dell’album “HEROES”.

Sukita guadagna fama a livello internazionale e, oltre a Bowie, immortala anche: Marc Bolan, Cyndi Lauper, Iggy Pop, Brian Eno, Jordan, Ray Charles, Quincy Jones, Lee Morgan, New York Dolls, Franci Ford Coppola, Billy Joel, Chuck Berry, Elvis Costello, Boy George, Vivienne Westwood, The Police, Billy Idle e tanti altri artisti.


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